“Grazie, ma non finisce qui”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha salutato le dimissioni dal ruolo di vicesindaco di Carolina Varchi. L’esponente di Fratelli d’Italia ha ufficializzato la propria decisione questo pomeriggio in una conferenza stampa tenuta ai Giardini del Massimo. Un modo per salutare i colleghi di Giunta, il Consiglio Comunale e i principali esponenti del partito di Giorgia Meloni in Sicilia. Già scelto il profilo del successore. Si tratta dell’assessore alla Cultura Giampiero Cannella, attualmente coordinatore per la Sicilia Occidentale del gruppo di centrodestra. In Giunta invece rimane da scegliere il profilo del nuovo assessore, anche se crescono le quotazioni della prima dei non eletti all’Ars Brigida Alaimo.
Per Carolina Varchi un futuro ruolo da consulente
L’ormai ex vicesindaco si dedicherà a tempo pieno al suolo di segretario alla Camera dei Deputati, rimanendo però strettamente collegata al territorio in cui è stata eletta. “Mi batterò sempre per Palermo. La città ha diritto di tornare alla normalità”, ha dichiarato la parlamentare, per la quale il sindaco Roberto Lagalla ha prospettato un futuro ruolo di consulente nei rapporti con il Governo Nazionale. Un modo per tenere aperto il filo diretto che si è instaurato fra Palazzo delle Aquile e l’esecutivo romano. Ed è stato proprio il sindaco a “salutare” l’ormai ex vicesindaco, ricordando non solo il suo lavoro al servizio della città, ma anche il rapporo che lega i due a partire dall’ambito privato, per passare poi al periodo nel quale Roberto Lagalla era rettore dell’Università degli Studi di Palemo e Carolina Varchi faceva invece politica attiva dalle parti di viale delle Scienze.
I diciotto mesi al Comune di Palermo
Rapporto che quindi rimane saldo, al netto di alcune fratture che hanno contraddistinto l’attività dei meloniani nell’ultimo periodo. Tanti i momenti ricordati da Carolina Varchi durante la conferenza stampa. A cominciare dall’approvazione di ben dieci bilanci in diciotto mesi, passando poi per i contributi ottenuti a livello nazionale. Fra questi, il più importante riguarda la concessione del commissariamento per l’emergenza cimiteriale. Fatto che ha permesso di scrivere la parola “fine” alla vergogna delle oltre mille bare accatastate al cimitero dei Rotoli. La strada però è ancora lunga. E questo lo sa anche la parlamentare nazionale, che ai microfoni dei giornalisti ha dichiarato. “Fratelli d’Italia segue poche regole, ma chiare. Fra queste, valorizzare chi si è speso fin dalla sua fondazione per la crescita del nostro partito. In diciotto mesi ho fatto quello che il Comune di Palermo avevo bisogno che fosse fatto al meglio delle mie possibilità. Ciò per recuperare gravi ritardi negli aspetti finanziari ed economici, mettendo questa Amministrazione nelle condizioni di realizzare nei primi cinque anni gli obiettivi attesi dai palermitani“.
Giampiero Cannella sarà il nuovo vicesindaco
Contesto nel quale Carolina Varchi ma anche il sindaco Roberto Lagalla hanno incoronato il successore della parlamentare nazionale nel ruolo di vicesindaco. Si tratta, come già preannunciato in precedenza, di Giampiero Cannella. “Lo ha già fatto in passato. Sarà un ottimo vicesindaco“, ha dichiarato la deputata nazionale, la quale poi dà uno sguardo al futuro romano. “Sicuramente le legittime istanze che pervengono dal territorio sono numerose. Non so se riuscirò a realizzare tutte. Palermo ha bisogno di molte cose. Farò in modo che da Roma arrivino segnali importanti, come quello del reddito alimentare. Auspico delle iniziative governative in materia di emergenza abitativa”.
“Nessuna crisi alla Regione, solo spiacevole episodio d’aula”
Infine, una parentesi su quanto successo negli ultimi giorni all’Ars, con la bocciatura della norma salva-ineleggibili che ha mandato su tutte le furie gli esponenti regionali del partito. Fonti interne al partito avrebbero prospettato anche la possibilità di una spaccatura con il governatore Renato Schifani, ma la parlamentare di Fratelli d’Italia ha gettato acqua sul fuoco. “Non mi risulta ci sia stata una crisi di Governo alla Regione. C’è stato uno spiacevole episodio d’aula, nulla di più“.
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