Più di 300 euro per un biglietto di sola andata per trascorrere le festività natalizie a casa. È il caro voli che impazza e che riguarda in particolare le isole, come la Sicilia. Nonostante il governo regionale siciliano abbia da mesi ingaggiato una battaglia con le compagnie aeree  la situazione è ancora decisamente allarmante. Un “alert” lanciato anche da Assoimpresa. Anche perché il problema si ripercuote su tutta la Sicilia, anche sul piano economico. Il caro voli, infatti, incide non solo sui tantissimi lavoratori pendolari che vorrebbero rientrare nella loro Sicilia per le festività. Ma anche sul turismo. Certamente un turista ci penserà anche più di due volte prima di scegliuer5e la Sicilia considerando i prezzi così alti. Una famiglia media di 3-4 persone si ritroverebbe a dover pagare anche 2 mila euro tra andata e ritorno.

Segnalazioni quotidiane di caro tariffe

“Ci arrivano quotidianamente segnalazioni anche dai nostri associati di prezzi assolutamente folli per i biglietti aerei a dicembre con destinazione le città siciliane – dice Mario Attinasi, presidente di Assoimpresa -. Purtroppo non siamo competitivi con le altre mete turistiche e il governo regionale dovrà cercare di fare di tutto per risolvere una volta per tutte un problema che ci portiamo da sempre e mai nessun governo regionale o nazionale ha affrontato con la giusta determinazione”.

Costi eccessivi

“La Sicilia e i siciliani – continua l’associazione di categoria – meritano di essere trattatati alla stessa stregua di altre regioni Italiane dove il settore del turismo rappresenta un pezzo importante del sistema produttivo  e dove il turismo appunto diventa un volàno straordinario per lo sviluppo economico e sociale”. Fa eco ad Assoimpresa anche Federterziario Sicilia: “Le rotte aeree da e per la Sicilia sono da decenni necessarie, non solo utili, per la vitalità della regione. Oggi il costo dei biglietti delle tratte aeree per chi viaggia per e dalla Sicilia è eccessivo – dichiara Antonio Reina presidente di Federterziario – tali aumenti colpiscono tutte le attività produttive regionali, incidendo naturalmente anche sul turismo dell’isola”.

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