Non c’è alcun elemento che provi l’esistenza di un cartello fra le compagnie aeree per far lievitare i prezzi dei biglietti da e per la Sicilia. L’Antitrust conferma l’imminente chiusura dell’indagine sollecitata dalla Regione siciliana e dal Codacons sul caro voli nell’isola. Che l’inchiesta avrebbe avuto questa conclusione era già chiaro da quasi un mese. Lo scorso 19 novembre era stata, infatti, avviata la procedura di chiusura per mancanza di prove.

“Allo stato, è prevista la chiusura del procedimento nelle prossime settimane” conferma Guido Stazi, segretario generale dell’organismo garante della concorrenza, durante un’audizione alla commissione Insularità.

Nessuna prova di contatti fra le compagnie

“Infatti, – motiva Stazi – da un lato, non sono state rinvenute prove di contatti tra le compagnie aeree volti, direttamente o indirettamente, alla fissazione coordinata delle condizioni di offerta dei voli; dall’altro, i dati raccolti non hanno consentito di concludere che i comportamenti, in particolare di prezzo, rilevati sul mercato siano univocamente riconducibili ad una concertazione tra i vettori volta ad uniformare le tariffe offerte”.

Tendenza generalizzata all’aumento dei prezzi

“Le puntuali analisi svolte – aggiunge – hanno mostrato una tendenza comune all’aumento dei prezzi di vendita dei voli all’approssimarsi della data della partenza, che riflette l’aumento della domanda e la scarsità dei posti residui. È emersa, tuttavia, una certa variabilità con riferimento, in particolare, al livello e all’entità degli aggiustamenti che le compagnie hanno praticato nel periodo osservato”.

Indagine adesso sul funzionamento degli algoritmi

L’attenzione dell’autorità si sposta ora su un altro punto: l’effetto degli algoritmi sulla determinazione dei prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna. Questo grazie anche ai nuovi poteri conferiti in materia all’Antitrust dall’ultimo decreto asset. E’ stata infatti avviata una nuova indagine per – spiega Stazi – “approfondire il funzionamento degli algoritmi da tempo utilizzati dalle compagnie al fine di ottimizzare i ricavi sulle rotte”. Questo per “verificare se effettivamente gli algoritmi di prezzo utilizzati dai vettori siano suscettibili di determinare o stabilizzare situazioni di mercato distorsive della concorrenza, in danno dei consumatori”.

Sconti ai residenti e polemiche

Intanto è on line da 4 giorni la piattaforma della Regione Siciliana alla quale i residenti siciliani possono accedere per ottenere il rimborso del 25% del costo dei biglietti aerei verso gli aeroporti della Penisola e combattere in questo modo il caro voli.

Come inoltrare le richieste

Possono presentare istanza di rimborso i viaggiatori, già in possesso di biglietto acquistato a far data dal 10 novembre per i voli dal primo dicembre di quest’anno al 31 dicembre del 2024. La richiesta di contributo può essere richiesta tramite la piattaforma entro 30 giorni dalla data del volo.

Ai fini dell’erogazione del contributo le richieste dovranno essere inoltrate dai richiedenti esclusivamente in modalità on-line, a partire dalle 9 di oggi e fino alle ore 18 30 gennaio del 2025 (termine perentorio), con l’inserimento, previo accreditamento, dei dati e allegati su codesto portale web», si legge nella piattaforma.

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