Primo successo per la guerra al caro voli in Sicilia. Dopo le polemiche e l’organizzazione di pullman low cost per consentire a studenti e lavoratori fuori sede di tornare a casa a prezzi calmierati per le vacanze prendono forma le tariffe sociali per l’Isola.
La novità è introdotta nella legge di bilancio.
“Al fine di garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia, che consenta di ridurre i disagi derivanti dalla condizione di insularità, e assicurare la continuità del diritto alla mobilità – si legge nella Gazzetta ufficiale – è riconosciuto un contributo per ogni biglietto aereo acquistato da e per Palermo e Catania, dalla data di entrata in vigore del decreto. A tal fine è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro per l’anno 2020”.
Nella Gazzetta si precisa che possono usufruire dell’agevolazione “i cittadini residenti nel territorio della Regione Siciliana e che rientrino in almeno una delle seguenti categorie: studenti universitari fuori sede; disabili gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104; lavoratori dipendenti con sede lavorativa al di fuori della Regione siciliana e con reddito lordo annuo non superiore a 20.000 euro; migranti per ragioni sanitarie con reddito lordo annuo non superiore a 20.000 euro”.
Sarà un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti con il ministro dell’Economia, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, a stabilire le modalità attuative del nuovo regime tariffario “con particolare riferimento: alla quantificazione dello sconto; alle modalità e ai termini del rimborso dell’importo differenziale tra il prezzo dei biglietti aerei e la tariffa sociale applicata”.
G”Abbiamo mantenuto l’impegno – commenta su Facebook il viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri (nella foto) – Questo è solo il primo gradino verso una normalizzazione del costo dei biglietti aerei. Un tema che non intendiamo mollare. L’obiettivo è quello di renderle operative già prima dell’estate 2020 visto che il problema si ripropone soprattutto per chi vive al Nord e vuole riabbracciare i propri cari, al Sud, per le vacanze estive e natalizie. Lo sconto sarà del 30% ma non si esclude che, numeri alla mano, possa aumentare col tempo. È la prima volta che si fa una cosa del genere in Italia, non sappiamo che risposta avremo, quindi intanto partiamo col 30%, poi si vedrà. La prossima battaglia è la continuità territoriale anche se non sarà facile, non solo per l’Ue ma anche per le eventuali coperture finanziarie che ci vorrebbero per garantire prezzi bassi per tutti i residenti in Sicilia”.
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