Dagli aerei a prezzi proibitivi al mancato riconoscimento degli aeroporti siciliani minori ma anche i trasporti in bus per i siciliani rischiano di diventare una odissea. Dopo oltre un mese di polemiche e dopo l’annunciato piano di aumento dei voli da e per la Sicilia ma solo dal 20 dicembre è il Presidente della Regione Nello Musumeci ad aprire un nuovo fronte stavolta con la sindaco di Roma Virginia Raggi.
“Mi chiedo se qualcuno, nella Capitale, voglia consapevolmente o meno, mostrare pregiudizi nei confronti dei pendolari siciliani” dice il presidente della Regione Siciliana commentando le parole del sindaco di Roma, Virginia Raggi, in merito all’imminente spostamento del terminal degli autobus provenienti dalle regioni meridionali dalla stazione Tiburtina a quella, periferica, di Anagnina.
“E’ evidente – sottolinea il governatore siciliano – che una simile soluzione danneggerebbe pesantemente i pendolari che dalla nostra Isola arrivano nella Capitale. Vorrebbe dire stravolgerne abitudini e, di fatto, la vita di ogni giorno poiché i tempi per raggiungere i posti di lavoro o di studio si dilaterebbero in maniera considerevole, con disagi assai pesanti. Non solo: ci sarebbero evidenti ripercussioni anche per le nostre autolinee il cui servizio diventerebbe, tutto d’un tratto, decisamente meno appetibile, con la conseguenza di dirottare gran parte dell’utenza su altri mezzi di trasporto”.
“Al primo cittadino di Roma e al governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti – conclude il presidente Musumeci – rivolgo, pertanto, l’invito a tenere nella giusta considerazione le legittime esigenze dei cittadini siciliani”.
Ma Musumeci non si limita a parlare del terminal bus romano. A margine di un incontro con operatori economici del territorio il governatore parla anche di aeroporti e in particolare di Comiso “Per noi lo scalo di Comiso rimane strategico nel sistema aeroportuale siciliano, – afferma Musumeci – specie se guardiamo alla costante crescita di Fontanarossa. Questo è l’unico dato certo che resta inalterato anche nella prospettiva di apertura della società di gestione a nuovi capitali. L’ho assicurato al sindaco comisano Maria Rita Schembari, che può contare sulla condivisione e sul sostegno del governo regionale. La quota pubblica è essenziale, per questo non escludiamo, ove necessario, la possibilità di intervenire direttamente”.
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