Si va verso una profonda crisi delle imprese visto il forte rincaro dei materiali a cui si sta andando incontro. Così le imprese sono in forte affanno come evidenziano sia Confindustria Sicilia, sia la Cna Sicilia. Secondo gli industriali sarebbe in pericolo la tenuta e la competitività delle imprese manifatturiere. I rincari delle materie prime e dei prodotti energetici, infatti, starebbero portando al blocco dei lavori. Un’emergenza che rischia di paralizzare l’intero sistema economico. Così confindustria lancia l’allarme, se si ferma l’industria, si ferma il lavoro e si ferma il Paese.
Rinnovo contratti semplificazione accessiva
E un accordo fra Governo e Parti sociali che subordini un intervento a favore delle imprese al rinnovo e all’adeguamento dei contratti e quindi, all’aumento dei salari potrebbe essere una semplificazione eccessiva che non risolve le difficoltà. “Si concentra sugli effetti – dice in una nota Confindustria – ma non considera le cause del problema. Insomma sembra una danza sul Titanic”, dice Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia. Servono, quindi, misure strutturali per far sì che non venga distrutto in tutto o in parte il nostro tessuto produttivo”.
I rincari dei materiali
L’allarme viene amplificato anche dai rincari dei materiali da costruzione dell’ultimo anno, ulteriormente amplificati dall’inizio del conflitto in Ucraina. Per questo la Cna Sicilia chiede al Governo nazionale d’intervenire prevedendo una nuova norma che adegui i contratti in essere e quelli futuri ai prezzi di mercato, ristabilendo degli adeguati rapporti di misura tra i prezzi dei progetti in appalto e/o già appaltati e quelli del mercato al momento di realizzazione delle stesse opere. E’ l presidente Luca Calabrese, e il coordinatore regionale, Maurizio Merlino di CNA Costruzioni Sicilia a chiederlo.
Il problema degli appalti
“Oggi purtroppo è del tutto paradossale continuare a bandire appalti per lavori pubblici con prezziari già superati e fuori mercato già al momento della stessa gara, per via degli aumenti straordinari delle ultime settimane. Però guardando il rovescio della medaglia, è anche chiaro che risulta impossibile bloccare continuamente l’iter amministrativo di un’opera pubblica per aggiornare i prezzi di progetto a quelli di mercato.
Infatti, nell’ottica di ottimizzazione delle procedure amministrative, di controllo e gestione delle commesse pubbliche, si chiede al Governo nazionale di prevedere tempestivamente una norma all’interno del combinato legislativo che possa adeguare i prezzi dei lavori in esecuzione a quelli di mercato, anche durante il corso di realizzazione degli stessi”.
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