Gli agricoltori in piazza contro le speculazioni e i prezzi alle stelle. In migliaia nelle piazze da Nord a Sud gli agricoltori, allevatori e pastori che con trattori e animali al seguito che hanno lasciato le campagne e invaso le città. La protesta anche in Sicilia da parte degli agricoltori della Coldiretti davanti alla sede della prefettura di Palermo. Stessa manifestazione si sta svolgendo anche ad Agrigento, Ragusa, Enna, Ragusa, Caltanissetta e Trapani. Partecipano alla protesta anche i sindaci dell’isola. L’iniziativa contro le speculazioni con i prezzi per le famiglie che corrono mentre i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione. Una mobilitazione generale in una trentina di città italiane.
La protesta in Sicilia
Tutte le iniziative davanti alle Prefetture e i rappresentanti del Governo riceveranno dai dirigenti un documento e anche prodotti da dare in beneficenza. “La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – dicono gli agricoltori, sta facendo venir meno una soglia di ‘soddisfazione’ per l’andamento delle imprese che stava risalendo e mettendo radici a partire dagli anni difficili che hanno fatto seguito alla grande crisi, prima finanziaria poi economica, del 2009. Una soglia di soddisfazione che nel giro di pochi mesi è crollata dal 38% al 20%. Al di la di questo vissuto, a preoccuparci, tuttavia, sono soprattutto l’oscurità e l’incertezza per il futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi”. Secondo i rappresentanti della Coldiretti bisogna uscire dall’impasse, determinata dai rincari energetici e dall’affaticamento dell’apparato burocratico ministeriale.
Alla protesta anche alcuni sindaci siciliani
L’iniziativa è stata preceduta anche da incontri con i capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana, parteciperanno numerosi Sindaci e altri rappresentanti istituzionali. Non mancheranno azioni eclatanti a sostegno delle proposte della Coldiretti per garantire il giusto prezzo con la lotta alle speculazioni, assicurare liquidità alle imprese e sbloccare gli interventi per il settore fermati dalla burocrazia ma anche i progetti concreti per cogliere le opportunità che vengono dall’agricoltura con le fonti energetiche rinnovabili, dal biogas al fotovoltaico sui tetti di aziende e stalle.
Caro bollette colpisce migliaia d’imprese siciliane
“Esprimo la mia massima vicinanza a tutti gli agricoltori e gli allevatori che questa mattina si allontaneranno dalle proprie campagne per partecipare alle manifestazioni organizzata da Coldiretti contro il caro bollette, in 26 città italiane, da Nord a Sud, di cui ben 6 in Sicilia, inclusa Caltanissetta. Ennesima dimostrazione di quanto questo problema tocchi in modo sostanziale anche l’economia della nostra Isola, considerata l’importanza del settore nei nostri territori. Il caro bollette, infatti, colpisce migliaia d’imprese siciliane che, a oggi, non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici, e che si trasferisce a valanga sui bilanci delle attività agricole costrette a vendere sottocosto”. Così il deputato alla Camera Dedalo Pignatone, esponente M5S in commissione Agricoltura a Montecitorio. “Parliamo delle stesse aziende – continua il parlamentare – che negli ultimi due anni hanno lavorato sodo per portare il cibo nei nostri carrelli in piena pandemia, aziende che hanno vissuto numerose difficoltà e che oggi si ritrovano in condizioni ancora più svantaggiose, quando invece dovremmo esser loro riconoscenti”.
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