Dalla Sicilia il Codacons invierà provocatoriamente 10mila chiavi di auto al Governo nazionale “che resta a guardare – lamenta l’associazione dei consumatori – mentre in Italia imprese e attività produttive si fermano non potendo più sostenere i costi impossibili dei carburanti“, che hanno superato i 2,20 al litro.
“E’ una provocazione – spiega il prof. Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons Francesco Tanasi – al Premier Mario Draghi e al Governo affinché si intervenga urgentemente sul caro carburanti in Italia”.
“Allo stato attuale e considerato il record storico dei listini di benzina e gasolio alla pompa – continua Tanasi – l’Iva sui carburanti va sterilizzata almeno fino al termine dell’emergenza energetica anche in considerazione degli enormi guadagni incamerati dallo Stato grazie all’escalation dei listini alla pompa da novembre ad oggi e serve sterilizzare anche le accise, che contribuiscono a tenere elevati i prezzi di benzina e gasolio”.
“Solo così – conclude Tanasi – sarà possibile riportare i listini dei carburanti a livelli accettabili, calmierare i prezzi al dettaglio e permettere ai consumatori e a migliaia di imprese di continuare la propria attività”.
“Le accise, che da tempo gravano sui carburanti, sono aggravate dall’IVA: un meccanismo assurdo ed inspiegabile che denunciamo da tempo e che, oggi, appare ancor più inaccettabile. Ecco perché, al fianco di una necessaria riforma e revisione complessiva di accise e oneri che appesantiscono i costi di bollette e carburanti, è necessario avviare in questa fase misure straordinarie, agendo immediatamente per decreto.” Afferma Michele Carrus, Presidente di Federconsumatori.
Azzerando le accise (che ammontano a circa 0,72 Euro al litro per la benzina e 0,62 per il gasolio), la benzina oggi costerebbe 1,39 Euro al litro e il gasolio 1,55 Euro al litro, con un risparmio, in termini annui, di circa 874 Euro. Un risparmio ulteriore, pari a 228 Euro annui, si avrebbe applicando ai carburanti l’IVA agevolata al 10% e non, come avviene oggi, al 22%.