Il 2022 non è iniziato nel migliore dei modi per le famiglie e le imprese italiane. Il caro bollette luce e gas è sotto gli occhi di tutti. Come è intervenuto il Governo?
Misure urgenti di sostegno e la strategia del Governo
Il decreto legge n.57 del 21 gennaio 2022 ha portato all’introduzione di Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico.
Il decreto ha l’obiettivo, tra le altre cose, di trovare una strategia per far fronte al caro bollette: se nel primo trimestre 2022 sono già stati stanziati ben 3,8 miliardi per mitigare i rincari di energia elettrica e gas, il nuovo provvedimento ha previsto un nuovo fondo, pari a 1,7 miliardi di euro. Il totale stanziato per il periodo gennaio-marzo 2022 ammonta, dunque, a 5,5 miliardi di euro.
Gli aiuti coprono solo il 6 per cento dei rincari di luce e gas
Ma i 5,5 miliardi di euro di aiuti a famiglie e imprese sembrerebbero non bastare.
L’importo rimane, purtroppo, del tutto insufficiente a mitigare i costi addizionali per gli utenti domestici e non. Lo dice la Cgia, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese, che rileva forti incongruenze, e secondo la quale bisognerebbe fare molto di più: a fronte di un rincaro di luce e gas che per il 2022 ammonta complessivamente a 89,7 miliardi, il tasso di copertura supera di poco il 6%.
Per la Cgia nel 2022 il rincaro energetico sarà di 89,7 miliardi: 30,8 in capo alle famiglie e 58,9 alle imprese.
Aiuti a singhiozzo e tanta confusione
Siamo andati in giro per Palermo per capire cosa pensano esercenti e cittadini della situazione attuale.
Un esercente ci dice: “Gli aumenti non fanno mai bene ovviamente. In un periodo come questo di pandemia non si capisce con chiarezza cosa sta accadendo. Sicuramente dovremo lavorare di più e pagare ancora di più per le bollette. Non è una cosa bella. Molte aziende potrebbero chiudere, molte hanno già chiuso. C’è poi il problema dei ristori che non sono ancora arrivati o sono arrivati a singhiozzo. Insomma, c’è un po’ di confusione. Non si sa bene come vengono veicolati questi ristori, e c’è chi riesce a usufruirne e chi no. Il commercio sta subendo tanti effetti negativi, come sempre”.
Situazione drammatica, impossibile arrivare a fine mese
Un palermitano denuncia che “la situazione è veramente drammatica. A me è arrivata una bolletta con un importo altissimo. Per un nucleo familiare – puntualizza – in cui lavora una sola persona, come il mio, è veramente difficile arrivare a fine mese. Penso anche alla situazione davvero brutta vissuta da chi ha un ristorante, un locale, e deve far fronte a spese abnormi. Inoltre il Governo non si sta prendendo le proprie responsabilità. Siamo in pandemia, la gente ha perso il lavoro o non riesce a lavorare, e bisogna adesso affrontare questo problema delle utenze. Il Governo non sta facendo nulla di concreto e risolutivo, a mio avviso”.
“Gli aiuti – gli fa eco un altro commerciante – non sono molto consistenti”.
Un massacro per le famiglie, la proposta: “Pensare al nucleare come soluzione”
C’è poi chi sembra aver le idee chiare. Così un cittadino ci dice: “E’ un massacro per le famiglie, sempre più tartassate. E lo sarà anche per le piccole e medie imprese, costrette a licenziare i dipendenti o a chiudere i battenti”.
Infine, una considerazione e una proposta: “L’Italia potrebbe avere delle risorse energetiche non indifferenti, per esempio sfruttando i giacimenti di gas dell’Adriatico ed altro. Oppure si potrebbe puntare sul nucleare ma siamo un Paese di ipocriti. La Francia ha diverse centrali nucleari. Il Governo, secondo me, dovrebbe prendere una seria decisione in merito, fregandosene degli ambientalisti e delle persone che sono contro il nucleare.
Ma io, almeno nell’immediato, non vedo altra soluzione”.
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