Una donna tenta il suicidio e con il figlio in braccio prova a buttarsi dal ponte, fermata appena in tempo da tre impiegati comunali che avevano capito le sue intenzioni. Una tragedia sventata davvero per un soffio. E’ accaduto ieri in via Palermo e la notizia è stata resa nota dal sindaco Giovì Monteleone.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito la donna, mamma del bambino che teneva in braccio e che minacciava il suicidio, aveva già scavalcato l’inferriata che delimita la via Palermo. Tre dipendenti del vicino ufficio anagrafe, Salvatore Lello, Vincenzo Viglianisi e Salvatore Monterosso, hanno sentito le voci della donna in evidente stato di agitazione. Sono quindi usciti fuori e con grande prontezza hanno evitato l’estremo gesto e salvato le due giovani vite umane.
La proposta di encomio
Sono intervenuti subito dopo il 118, i carabinieri della stazione di Carini e le assistenti sociali del Comune che hanno dato un’adeguata assistenza alla donna con il bambino. “Ringrazio a nome mio e dell’intera amministrazione comunale – afferma il primo cittadino – tutti quanti si sono adoperati per la risoluzione del caso. Abbiamo proposto il pubblico encomio per i dipendenti comunali che hanno dimostrato diligenza, spirito di servizio e grande senso di umanità”.
Episodio analogo qualche giorno fa
Appena qualche giorno fa altra simile tragedia sfiorata sempre nel Palermitano tra Balestrate e Trappeto. Un uomo si è gettato da un ponte e ha tentato il suicidio. Un volo di 30 metri che non gli avrebbe dato scampo ma non ha fatto i conti con la fitta vegetazione che praticamente lo ha salvato. E’ accaduto lungo la statale 187, nella strada che collega i due paesi marinari. Subito soccorso da 118 e carabinieri, l’uomo se l’è cavata con qualche escoriazione e frattura. Ad avere tentato il gesto estremo un uomo di 50 anni di Balestrate. Probabilmente alla base della decisione di farla finita i problemi fisici dell’uomo che lo tormenterebbero da tempo.
Nel Nisseno il gesto estremo per una delusione d’amore
Un altro uomo salvato dal suicidio nel Nisseno, logorato dalle sue delusioni sentimentali e dai conflitti familiari. Voleva farla finita, lo aveva preannunciato. Fortunatamente la tragedia è stata evitata grazie all’intervento immediato della polizia ferroviaria di Caltanissetta. Hanno prima rintracciato la persona e poi convinta ad evitare il gesto estremo. Alla vista degli agenti l’aspirante suicida è scoppiato in un pianto a dirotto. E’ stato pazientemente confortato e aiutato, anche fisicamente abbracciato per aiutarlo a superare quel momento emotivamente fragile. E’ accaduto nella zona della stazione di Leonforte.
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