La guardia di finanza ha intercettato a Carini un pacco contenente della droga. È stato rinvenuto all’interno di un’azienda di trasporto merci nella cittadina carinese, pronto quindi per andare a destinazione. La roba è stata sequestrata e nel contempo si è inoltrata segnalazione alla Procura di Palermo che al momento ha aperto un fascicolo d’indagine a carico di ignoti.

Il pacco conteneva 200 grammi di marijuana

L’attività di ispezione è stata portata avanti dalla tenenza di Carini nell’ambito dell’intensificazione dei controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid19 disposti dal comando provinciale di Palermo. Nel corso di questo controllo ci si è soffermati su un’azienda che opera a Carini nel settore del trasporto conto terzi di merci su strada: ed è qui che è stato rinvenuto un pacco contenente 200 grammi di marijuana.

Finanzieri insospettiti dall’odore

In particolare, le fiamme gialle durante l’attività ispettiva negli uffici e nel magazzino dell’azienda aveva avvertito un forte odore assimilabile alla presenza di sostanza stupefacente. Individuavano quindi un pacco di medie dimensioni, con un lembo strappato, appena rientrato nei locali aziendali per mancata consegna da Mazara del Vallo, dal quale si intravedeva una busta contenente presumibilmente la sostanza illegale.

La roba valeva otre mille euro

I militari procedevano quindi all’apertura del collo e sottoponevano la sostanza contenuta a drug rapid test, all’esito del quale risultava essere marijuana. Lo stupefacente, se fosse finito sul mercato illegale avrebbe fruttato circa mille e 300 euro. Si è proceduto quindi al sequestro e conseguentemente veniva inoltrata comunicazione di reato alla locale Procura della Repubblica a carico di ignoti per violazione delle norme in materia di traffico di sostanze stupefacenti.

A marzo un imponente blitz

Carini si conferma il crocevia dei traffici di stupefacenti. Tantissime le operazioni che sono state portate avanti negli ultimi anni. La più recente nel marzo scorso quando i carabinieri di Palermo hanno scoperto la gestione di una grossa piazza di spaccio tra Carini, Palermo, Misilmeri e Siracusa: in 14 finirono agli arresti. L’indagine “Arcobaleno” è scaturita dall’arresto in flagranza di reato di uno degli indagati, il 27 agosto 2018 a seguito di una rapina ai danni del bar–tabacchi “New Miramare” a Carini. Nel corso della perquisizione domiciliare subito dopo il colpo, venivano trovati oltre alla refurtiva, 37 grammi di cocaina, 4.975 euro in denaro contante e una pistola calibro 38 con munizionamento. La successiva attività investigativa condotta, sviluppatasi tra agosto 2018 ed aprile 2019 attraverso attività tecniche e numerosi servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale dedito alla coltivazione ed allo spaccio di sostanza stupefacente. Durante l’attività di indagine sono stati operati i seguenti riscontri arresto in flagranza di reato di cinque soggetti e altri 5 denunciati per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché detenzione abusiva di arma comune da sparo.

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