Il Fondo Antico Librario della biblioteca comunale di Carini ritorna in possesso di un tesoro a suo tempo rubato alla comunità carinese, nel palermitano. Si tratta del volume dal titolo “Il cristiano istruito nella sua legge. Ragionamenti morali” di Paolo Segneri, della “Compagnia di Gesù”, stampato a Venezia nel 1687. Il libro fu rubato il 6 gennaio 1993 e nei giorni scorsi è tornato a far parte del “Fondo Antico” intestato a Francesco Scavo.
L’opera faceva parte dei circa 200 libri rubati dalla biblioteca di Carini nel 1993 ed è stato recuperato e restituito, grazie ad un’indagine condotta dal nucleo dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Udine, in collaborazione con i colleghi di Palermo. Il libro era in vendita per circa 3 mila euro su un portale. Il responsabile del Fondo Antico della biblioteca, Giuseppe Randazzo, ha riconosciuto nel frontespizio del volume i segni del timbro di possesso e le annotazioni manoscritte del possessore, verosimilmente un cappuccino carinese. L’opera di genere morale e ascetico, scritta da Paolo Segnerio, un predicatore gesuita, è giudicata la migliore della sua produzione.
“Ci sono altri volumi che aspettano di essere riconosciuti e tornare alla biblioteca di Carini, che è dotata di un Fondo Antico costituto da 4 incunaboli, e numerose Cinquecentine, Seicentine, di cui fa parte il volume recuperato, Settecentine e Ottocentine fino al 1830 – afferma l’assessore alla Cultura di Carini, Salvatore Badalamenti -. Il patrimonio librario della biblioteca conta circa 45.000 volumi, che si possono consultare il lunedì, martedì, mercoledì mattina dalle 8 alle 14 e martedì, mercoledì e giovedì dalle 15 alle 19 presso la prestigiosa sede della biblioteca, al chiostro dei Carmelitani in via Rosolino Pilo”.
Il patrimonio libraio della biblioteca si arricchisce ogni anno grazie ai fondi stanziati dal ministero dei Beni culturali che eroga 10 mila euro per l’acquisto dei nuovi libri. I titoli dei volumi acquistati sono suggeriti o richiesti dagli utenti, dai componenti della consulta giovanile di Carini, dagli studenti universitari che frequentano abitualmente la biblioteca. Si tratta per lo più di libri di narrativa contemporanea, testi universitari ma anche di volumi e libri rari che non sono più in commercio, prevalentemente di carattere storico. Il fondo è anche arricchito da cospicue donazioni di privati: soltanto l’anno scorso la biblioteca ha potuto fruire in tal senso di una donazione di circa 400 libri. “Un patrimonio di cultura di cui andar fieri – conclude l’assessore -. V’è da segnalare la possibilità di poter prendere il libro che serve in prestito e consultarlo anche presso l’aula multimediale del castello aperta a supporto dell’attività della biblioteca”.