Un sit-in davanti al Tribunale, per accendere i riflettori sul sovraffollamento e la carenza di personale sanitario e di psicologi e assistenti sociali nelle case circondariali. “Troppo silenzio da parte delle istituzioni e dalla politica – ha dichiarato Pino Apprendi, garante dei diritti delle persone private della libertà di Palermo -. Nel 2024 si sono già suicidati 31 detenuti e 4 agenti di polizia penitenziaria. Il suicidio in carcere non è un fatto episodico e personale, ma un modo di riprendersi la libertà da un sistema che continua a concepire il carcere solamente come un fatto punitivo e non rieducazione“.
Questa mattina, quindi, la manifestazione per chiedere al ministero della Giustizia e alla Regione siciliana interventi concreti per fronteggiare l’emergenza suicidi. “Il dossier di Antigone relativo ai suicidi in carcere presenta dati allarmanti per il 2024 – ha detto Dario Greco, Presidente del Coa Palermo – serve un impegno concreto da parte delle istituzioni per migliorare immediatamente la situazione”.
Carceri di Agrigento e Sciacca, governo approva lavori per 4.2 milioni
Il comitato paritetico Giustizia – ministero delle Infrastrutture ha approvato la realizzazione di nuovi interventi in materia di edilizia penitenziaria per un valore complessivo di oltre 36 milioni di euro. In particolare, sono stati approvati lavori per 2.300.000 euro per l’efficientamento energetico della Casa Circondariale di Agrigento e 1.900.000 euro per l’adeguamento strutturale della Casa Circondariale di Sciacca, con la creazione di 20 nuovi posti detentivi.
“Sono orgoglioso del poderoso intervento del Governo Meloni sull’edilizia penitenziaria. Abbiamo ereditato una situazione disastrosa, con istituti fatiscenti ed un Corpo di Polizia ridotto allo stremo perché flagellato da turni massacranti e mancanza di dotazioni e risorse. Ogni giorno compiamo un piccolo passo nell’invertire la rotta per recuperare posti detentivi, garantire caserme dignitose ai nostri agenti di Polizia Penitenziaria, efficientare i nostri istituti e soprattutto metterli in sicurezza” dichiara Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario di Stato alla Giustizia.
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