L’ennesima notte di ordinaria follia si è consumata carcere minorile di Palermo con una “pericolosa” protesta attuata da due detenuti stranieri che si sono feriti con delle lamette. Esordisce così il grido d’allarme lanciato dal Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Due reclusi si sarebbero inferti delle ferite utilizzando lamette da barba. E’ stato questo il loro modo di protestare contro il regime carcerario, solo l’intervento degli agenti penitenziari ha evitato l’epilogo tragico.
I morsi ad un agente
Per il segretario generale del Sappe, Donato Capece, si sono trattate di ore di vera follia. “Due detenuti nordafricani – racconta – hanno dato vita ad una protesta folle e pericolosa. Si sono lesionati completamente i corpi con delle lamette da barba. Dopo vari tentativi di persuasione, il professionale intervento degli uomini della polizia penitenziaria ha fermato l’autolesionismo dei due giovani. Anche se uno dei poliziotti è stato fatto oggetto di morsi alle braccia”.
Situazione allarmante
“Ancora una volta intervento operativo e di mediazione posto in essere – aggiunge Capece -. Con grande professionalità e sangue freddo il personale in servizio di polizia penitenziaria è stato determinante per la risoluzione pacifica dell’evento critico. Episodio che avrebbe potuto essere molto pericoloso per il detenuto, ma la situazione che si sta vivendo da settimane nel carcere minorile di Palermo è allarmante. Stupisce l’assenza di provvedimenti da parte delle autorità competenti”.
Escalation preoccupanti di episodi
La protesta dell’autolesionismo all’interno del carcere con delle lamette è solo l’ultimo episodio di una catena di eventi. Da giorni oramai l’organizzazione di categoria racconta di liti, rivolte e aggressioni all’interno dell’istituto penitenziario. “Quel che accade ogni giorno nell’istituto minorile di Palermo – torna a denunciare Capece – è sintomatico di una ingovernabilità e di una disorganizzazione. Rispetto alle quali l’amministrazione della giustizia minorile regionale e nazionale non possono continuare a restare inerti. Non si può continuare così. Non c’è alcuna sicurezza per i poliziotti penitenziari in servizio nel carcere minorile di Palermo, che lavorano in pessime condizioni e con notevole stress. Gli eventi critici sono all’ordine nel giorno. Basta! Il ministro della Giustizia Carlo Nordio mandi una ispezione nel carcere”.
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