Vi sarebbero delle novità nella vicenda che ruota attorno alla morte misteriosa del maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Antonino Lombardo, avvenuta il 4 marzo 1995. Il decesso venne archiviato come suicidio ma la famiglia non ha mai creduto a questa tesi, lottando per la ricerca della verità.
Chi era il maresciallo in servizio a Terrasini
Antonino Lombardo, ex comandante dei carabinieri di Terrasini, nel Palermitano, fu trovato morto il 4 marzo 1995 dentro la sua macchina, parcheggiata nella caserma che ospita il comando regionale dei carabinieri. Secondo le indagini il sottufficiale si suicidò con la pistola d’ordinanza, lasciando una lettera in cui spiegava le ragioni del suo gesto. I figli del maresciallo già nelle scorse settimane hanno avanzato tutti i loro dubbi e lanciando ombre sulla gestione dell’indagine e sulle responsabilità nella morte del loro padre. Dubbi e presunte responsabilità che hanno reso pubblici parlando all’Italia durante una puntata di “Non è L’Arena” di Massimo Giletti, la trasmissione che continua a lanciare dubbi sugli inquirenti e sulle procure.
I legali e il perito hanno rimesso il mandato
Sempre nelle scorse settimane, Alessandra Maria Delrio, legale dei figli del maresciallo Antonino Lombardo, e un consulente tecnico di parte, Katia Sartori, hanno deciso di rimettere il mandato prendendo le distanze dalle dichiarazioni su alcuni carabinieri e sulla Procura di Palermo, che erano state rese dai figli di Lombardo.
L’ipotesi di nuove piste
Ora potrebbero spuntare nuove piste da seguire oppure nuovi indizi che potrebbero addirittura far riaprire il caso. Ora la famiglia, in occasione del 28° anniversario della morte del maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Antonino Lombardo, avvenuta il 4 marzo 1995, invita alla partecipazione della Santa Messa in suo ricordo, officiata da padre Renzo Cannella, che si terrà sabato 4 marzo prossimo alle 10:30 nel Duomo Maria SS Delle Grazie in piazza Duomo a Terrasini. “Al termine della cerimonia religiosa, saranno illustrate le recenti novità relative alla morte del maresciallo Lombardo e le azioni intraprese dalla famiglia”, si legge in una nota.
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