Presto Capaci avrà una via dedicata al “preside volante” Ninni Vaccarella, il pilota automobilistico siciliano scomparso nel settembre dello scorso anno a 88 anni. Da tutti ricordato per aver vinto tre volte la prestigiosa Targa Florio e per le sue incredibili imprese, tanto da essergli affibbiato quel soprannome che da tutto il senso di quanto fosse stato forte durante la sua carriera. Il Comune del palermitano, dopo aver avuto l’ok al cambio della toponomastica dalla prefettura di Palermo, inaugurerà simbolicamente l’intitolazione sabato prossimo, 9 aprile, alle ore 10. Ad essergli intitolato un tratto stradale tra l’angolo di Via Florio e la via La Motta.
Il sindaco: “Occasione per ricordarlo”
“Ricorderemo con l’occasione il leggendario Ninni Vaccarella – afferma il sindaco di Capaci, Pietro Puccio – che, con le sue imprese motoristiche, ha infiammato i cuori dei tifosi, costituendo un motivo di orgoglio per tutti i siciliani. Siamo in assoluto il primo Comune che gli dedica una strada, avendo ottenuto il relativo decreto prefettizio, per il lustro dato alla Nazione con una carriera ricca di riconoscimenti e per il lungo elenco di competizioni sportive internazionali alle quali ha preso parte”.
I primi passi del “preside volante”
Il “preside volante” esordì proprio nel palermitano, nella cronoscalata Passo di Rigano-Bellolampo, mentre l’anno successivo si cimentò nella corsa Trapani-Monte Erice. Partecipò a diversi gran premi di Formula 1 ed in 18 anni di attività agonistica e 120 gare disputate, da ricordare la vittoria nella 1000 Km di Nurbungring, nella 24 ore di Le Mans, entrambe alla guida di una Ferrari, ed in tre edizioni della leggendaria Targa Florio; ed in altre due arrivò terzo. E’ stato anche nominato Cavaliere all’Ordine e al Merito della Repubblica italiana per meriti sportivi.
Il figlio presente alla cerimonia
Sabato prossimo alla cerimonia interverrà anche il figlio Giovanni, assieme a tanti ospiti e campioni del mondo automobilistico, ad associazioni sportive ed appassionati vari, cui faranno da cornice numerose autovetture della Ferrari e prestigiosi veicoli d’epoca. “Per capire i valori ideali che lo guidavano – aggiunge Puccio -, che gli imponevano di conciliare gli impegni sportivi con il ruolo di preside scolastico, si ricorda ancora oggi come Ninni Vaccarella, al termine della sua gara vittoriosa di Le Mans, si rifiutò di partecipare ai rituali festeggiamenti vittoriosi post-gara, per correre all’aeroporto di Orly in modo da rientrare a Palermo in nottata, per poter riprendere puntualmente le lezioni scolastiche la mattina successiva”.
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