“Sì ad accordi politici per unità centro destra, ma non relegati a ruolo marginale!”. Lo dice a LaPresse Francesco SCOMA, candidato a sindaco per Prima l’Italia-Lega a Palermo, il giorno dopo la riunione avvenuta ieri a Roma, alla quale non ha preso parte Fratelli d’Italia e nella quale non si è giunti ad un accordo per un candidato del centrodestra unitario per la città di Palermo.
Scoma non vuole indietreggiare
“Al momento, da parte mia, non è previsto nessun passo indietro rispetto alla mia candidatura per le amministrative di Palermo. Matteo Salvini è stato abbastanza chiaro: era partito con una richiesta sulla presidenza della Regione, non ha avuto nessun riscontro, quindi in alternativa noi chiediamo la città di Palermo. Ad oggi non retrocediamo, nel capoluogo siciliano siamo anche abbastanza avanti con la campagna elettorale”, aggiunge.
Il caso Croce a Messina
Ma il centrodestra non sembra proprio volere trovare una quadra. Quando sembrava che almeno per Messina era stato trovato una accordo unitario, Fratelli d’Italia ha gelato tutti. “Con riferimento alla notizia di ieri in merito ad una condivisione di tutto il centrodestra sulla candidatura di Maurizio Croce, non possiamo che ribadire lo stesso concetto. Auspichiamo coesione, ma ove non si raggiunga siamo pronti a offrire alla coalizione e alla città una nostra proposta, esattamente come a Palermo”. Così in una nota il coordinatore di Messina di FdI Pasquale Currò, le deputate Elvira Amata ed Ella Bucalo.
Appello all’unità da Cuffaro
“Culturalmente non sono mai contro nessuno e da buon democristiano non metto mai veti incrociati e neppure liberi”. Lo dichiara intanto il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro. “Per Palermo vorrei lavorare, se qualcuno mi ascoltasse, per unire tutta la coalizione e far sì che possa vincere; però, purtroppo, credo che non siamo sulla buona strada”.
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