Questa mattina nutrito sit-in di protesta nello spazio antistante il nuovo palazzo di giustizia, in via Pagano a Palermo, per manifestare contro il trasferimento della sezione lavoro, esecuzioni civili e dell’Unep (corte d’appello) dal palazzo “ex Eas” ai locali di via Orsini (ex Riscossione Sicilia). Ad organizzare la mobilitazione il Coa di Palermo, il consiglio dell’ordine degli avvocati, che nei giorni scorsi aveva deliberato di organizzare questa manifestazione perché convinto degli imminenti disagi che si verrebbero a creare.
Il presidente del Coa: “Prevedibile caos”
“Lo scenario che si prospetta – ha commentato il presidente del Coa, Antonello Armetta – è quello di centinaia di persone che quotidianamente saranno costrette a fare da spola tra punto opposti di Palermo con conseguenze facilmente prevedibili: caos delle udienze determinato da concomitanti impegni presso la cittadella giudiziaria, una città ancora più congestionata e soprattutto disagi per tutti gli avvocati e tutti gli operatori e utenti del sistema giustizia”.
L’adesione è stata massiccia
In tanti questa mattina hanno preso parte alla protesta. Un fronte unico da parte degli avvocati che sposano la tesi del consiglio dell’ordine sui disservizi che si verrebbero a verificare.
Gli uffici “ex Eas” interessati da lavori sino al 2024
Gli uffici giudiziari nel “palazzo Eas” sino al 2024 saranno interessati da lavori di restauro e messa in sicurezza nei locali di via Orsini, in precedenza destinati agli uffici di riscossione Sicilia Spa. Nei giorni scorsi il Coa aveva confidato in un “proficuo dialogo istituzionale con il Presidente della Corte d’Appello e il Presidente del Tribunale”. Attraverso questo confronto si spera ancora di raggiungere l’obiettivo comune del mantenimento all’interno della “Cittadella” di tutti quegli uffici che prevedono l’accesso al pubblico, eventualmente provando a dislocare in via Orsini ogni ufficio che non preveda l’affluenza di avvocati ed utenti.
Tribunale già teatro di altre iniziative
Nel gennaio scorso al tribunale di Palermo vi fu un’altra manifestazione, in quel caso un flash mob dei magistrati onorari e giudici di pace del capoluogo. In quei giorni si sono susseguiti un po’ in tutta la Sicilia le manifestazioni di protesta dei magistrati onorari in servizio che chiedevano la regolamentazione del loro rapporto di lavoro e, conseguentemente, il riconoscimento di diritti ormai ineludibili.
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