Le strade provinciali di Palermo versano in condizioni disastrose. Manutenzioni e controlli sono diventati impossibili: prima di tutto perchè manca il personale, i cosiddetti “cantonieri”. Quei percorsi erano di competenza delle province. La legge Del Rio le ha cancellate; ma soltanto sulla carta, poichè funzioni e servizi sono rimasti in carico a quegli enti “fantasma”. Svuotati di risorse e professionalità. Adesso, tocca fare i conti con quella manovra azzardata. Anche per salvare le strade provinciali. Ed allora che si fa? Una strategia la disegna, ad alta voce, Nicola Vernuccio, dirigente generale della Città Metropolitana di Palermo, in pratica l’ente che ha assorbito le competenze dell’ormai ex provincia di Palermo. Un progetto c’è, lo potremmo chiamare “cantoniere digitale”: è una strada che Comune e Città Metropolitana di Palermo vogliono percorrere con i fondi Pon Metro.
Vernuccio parte da un primo obiettivo strategico: “la Città Metropolitana è un ente che deve essere digitalizzato”. Già questa è una scommessa di quelle da far tremare le vene. Le province, messe alla berlina tanti anni fa, a tutti gli effetti sono rimaste nel pieno dei loro poteri. Nessuna competenza è stata sottratta, sono semplicemente state ridotte le risorse finanziare ed è stato drasticamente ridotto il personale. Così, ne hanno fatto le spese i servizi sul territorio. Le strade provinciali prima di tutto. Ce ne accorgiamo ogni volta che imbocchiamo un tratto di quei percorsi. Nessuna o scarsa manutenzione si alternano a voragini. E se la digitalizzazione dell’Ente è la strategia, uno dei suoi primi corollari è la sua applicazione proprio per la messa in sicurezza delle strade provinciali. Adesso, infatti, la città metropolitana di Palermo vuole intervenire per mettere fino a questo scempio. E lo vuole fare con l’innovazione tecnologica prima di tutto.
“Stiamo studiando la digitalizzazione delle strade provinciali. Nel 2008 questo ente poteva contare su 450 cantonieri, per 2200 chilometri di strade. In questo momento abbiamo venti cantonieri, e alcuni di loro sono soggetti alla legge 104, fatto che rende ancora più complicato il servizio”. Per Vernuccio è evidente che non si può pensare di riportare il livello occupazione a quelle dimensioni. Che fare, dunque? L’idea è quella di puntare al digitale, anzi al cantoniere digitale: attraverso i fondi del Pon Metro, insieme al Comune di Palermo che sarà l’ente capofila del progetto, “vogliamo fare un progetto per le strade provinciali, iniziando dale principali. Pensiamo a un progetto che sia prima di tutto una mappatura, che sfrutti l’intelligenza artificiale con telecamere digitali collegate a un sistema satellitare. Il tutto potrà essere affidato a una control room”, spiega Vernuccio.
E’ una rivoluzione possibile che può offrire una infinita serie di vantaggi, dal controllo del manto stradale e delle sue criticità, dal controllo della pulizia delle strade, sino al monitoraggio dei rischi di dissesto idrogeologico. Oltre alla rete di telecamere e alla control room, tutto il Sistema che potremmo mettere in campo creerà una sorta di cantoniere digitale. “A quel punto – conclude Vernuccio – con una squadra di cantonieri specializzati, una piccola task force anche ridotta nelle dimensioni, sarà possibile intervenire sulle criticità in modo sicuro e rapido”.