“Mi sento più siciliano dei siciliani. Dire che il ponte non si può fare perché c’è la mafia equivale ad arrendersi. Il ponte crea lavoro e crea sviluppo e quindi toglie terreno fertile alla mafia”. A dirlo è Matteo Salvini, a margine di un convegno sulle Infrastrutture a Palermo, al quale partecipa il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega.
Salvini: “Il ponte cosa meno di un anno di reddito di cittadinanza”
“Il ponte come manufatto costa meno di un anno di reddito di cittadinanza – dice Salvini -. Non entro nel merito del passato sul Ponte. Mi sono messo di punta, nessuno dieci anni fa avrebbe immaginato una sera a Palermo con il segretario della Lega che rilancia il progetto del Ponte. Mi tremano i polsi per il carico di lavoro. Spesso non mancano i soldi, quelli ci sono come ci sono anche i progetti. Ma i lavori, poi, partono in ritardo. Per questo, nartedì prossimo in Consiglio dei Ministri presenteremo il nuovo codice appalti pubblici”.
Salvini, di fronte alla platea del convegno organizzato allo Iemest di Palermo dall’eurodeputata Annalisa Tardino, conferma la sua nota “meridionalista”. Per ool Ministro, “L’Italia è divisa in due – quindi – il Ponte sullo Stretto è da realizzare perchè sarebbe un acceleratore”. Una riflessione il Ministro la spende anche verso chi contesta la priorità al Ponte rispetto alle altre infrastrutture: “Se si spendono miliardi per correre veloci in treno non possiamo fermarci a Scilla e Cariddi. Realizzare il Ponte costringe a fare anche le altre infrastrutture”.
Una battuta, quasi un elogio, il leader della Lega lo riserva anche al presidente della Regione siciliana: “Ogni mattina mi sveglio e il primo messaggio é quello di Schifani. Avete un ottimo governatore”.
Schifani: “Cantieri entro un anno”
Il Ministro conferma l’intenzione di aprire il dossier Ponte al più presto possibile: “Punto ad avviare i cantieri nell’estate 2024”. Da dove cominciare? L’iedea è quella di dare una spolverata al progetto realizzato illo tempore dal Gruppo Salini, adesso diventato Webuild. Una scelta necessaria, secondo Salvini, perchè consentirebbe di evitare il contenzioso con l’impresa che dopo aver ottenuto l’aggiudicazione dell’opera si vide cancellato il progetto dall’esecutivo nazionale, allora guidato da Mario Monti. Sulla stessa frequenza anche il presidente Schifani: “É una buona idea quella di ripartire dal progetto accantonato dal governo Monti, per il Ponte. É possibile avviare i cantieri entro un anno. Il governo regionale dal canto suo dovrà prendersi cura delle autostrade. Per questo motivo abbiamo chiesto il commissariamento di Anas Sicilia, non per volontà persecutoria ma perché dobbiamo risolvere questa situazione. Stiamo vivendo un momento magico, un occasione storica possibile grazie a questo governo”, dice il presidente della Regione Renato Schifani, . Al convegno, oltre i relatori, hanno partecipato parecchi big della politica siciliana. Per il governo regionale erano presenti il vicepresidente della Regione Luca Sammartino e gli assessori Mimmo Turano e Alessandro Aricò. Presente anche Valeria Sudano, la potenziale candidata della Lega alla poltrona di Sindaco di Catania, e il coordinatore regionale di Forza Italia, Marcello Caruso. Al dibattito è intervenuto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. Tra gli ospiti, il neo amministratore delegato di Gesap, Vito Riggio.
Schifani: “Amministrative? Confidiamo unità coalizione”
“Il rapporto con la coalizione c’è ed è forte sul piano istituzionale. Per quanto riguarda le amministrative di Catania, confidiamo nell’unità della coalizione, perché uniti si vince, divisi si perde. Lo stesso ministro Salvini oggi ha dichiarato parole d’oro, perché secondo me l’unità fa parte del Dna del centrodestra”.
Siviero: “Se non ora quando?”
“Il Ponte sullo Stretto di Messina? Se non ora quando?”. Sono le parole di Enzo Siviero, uno dei massimi esperti internazionali di ponti. Per Siviero, relatore del convegno sulle infrastrutture in Sicilia organizzato alla Iemest dall’eurodeputata e segretaria della Lega Tardini, ” La comunità scientifica internazionale aspetta da tempo la realizzazione di quest’opera strategica”. Secondo Siviero un buon punto di partenza potrebbe essere jl progetto accantonato quasi dieci anni fa”. Un chiaro riferimento al progetto del gruppo Salini. Con una sola prescrizione: “bisogna far valutare il progetto definitivo ai massimi esperti del settore. E in Italia ci sono moltissime professionalità di assoluto rilievo”.
Midiri: “Ponte opportunità per i giovani”
E’ una grande opportunità per i giovani del Sud, per gli studenti e per la loro mobilità. Il Ponte sarebbe l’ennesimo segno di attenzione verso lo sviluppo del Sud”. Lo dice il Rettore di Palermo Massimo Midiri.
Busetta: “Ponte? Per Salvini bella gatta da pelare”
“L’Economia marittima crea occupazione. Al Sud servono 3 milioni di posti di lavoro. Il Ponte non é un oggetto da guardare, é interessante per Italia perché interconnette il nostro sistema economico e industriale con Europa”, dice Pietro Busetta, docente e saggista Fondazione Curella. “Messa a regime del Sud riguarda l’intero Paese. La crescita del nostro Pil nazionale dipende dal futuro del Sud. Sono ammirato del Ministro Salvini perché con il Ponte sullo Stretto si é preso una bella gatta da pelare. Ci sarà sempre qualcuno che dirà no ma noi dobbiamo essere uniti per farlo. Sul rapporto costi benefici non ci sono dubbi per Busetta che lancia una proposta: “I costi dei lavori a terra per il Ponte vadano attribuiti al Pnrr”.
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