Secondo le indagini della direzione investigativa antimafia l’ex vicesindaco Carlo Guarano , in occasione delle elezioni comunali del 2018, avrebbe contato sull’appoggio di Mario Mazzara ritenuto, esponente mafioso della “famiglia” di Custonaci, finito oggi ai domiciliari.

Il 23 gennaio del 2022 nel corso di un’intercettazione Mario Mazzara, parlando di assessori che erano stati da loro sostenuti diceva “Era l’assessore che avevamo noialtri lì”, “c’è mio cugino Carlo (ndr Guarano) che è assessore e… vicesindaco pure. Abbiamo fatto la rotazione, dopo due anni e mezzo, abbiamo fatto la rotazione, ed è entrato Carlo”.

L’assessore con esponenti della famiglia mafiosa avrebbe discusso di buoni spesa e di cantieri lavoro. Il 3 aprile del 2020 nel corso di un’intercettazione l’ex vicesindaco discuteva con esponente mafioso sulla distribuzione dei buoni spesa. In effetti come accertato dagli investigatori gli stessi soggetti indicati nel corso della conversazione ne hanno beneficiato.

Lo stesso esponente della famiglia di Custonaci Giuseppe Costa, finito in carcere nell’operazione di oggi, grazie a Guarano in qualità di dipendente dell’ufficio di collocamento di Trapani viene assunto nei cantieri lavoro con un importo di 2.618 euro. Lo stesso ex vicensindaco ha convocato Costa negli uffici comunali per istruirlo riguardo alla domanda da presentare. Sarà lo stesso Guarano a recarsi a casa di Costa per comunicargli l’inclusione tra i soggetti che sarebbero stati impiegati nei cantieri lavoro.