In pieno percorso arabo normanno alle spalle della questura di Palermo l’istituto autonomo case popolari sta realizzando quindici appartamenti popolari. Sotto i primi colpi di ruspa, in vicolo Gesù e Maria nella zona di Palazzo Reale, come era normale attendersi nel centro storico di Palermo, sono apparsi resti che secondo i residenti hanno un gran valore storico.
Ci sono mura puniche, pare una risaia di epoca araba e altri testimonianze di quella cipolla storica che è la Palermo dei secoli, dove le dominazioni hanno abbattuto e costruito sempre nelle stesse zone. I tecnici della soprintendenza sono già intervenuti nel cantiere. “Siamo ancora in fase di valutazione – dice la soprintendente Selima Giuliano – Ancora è molto presto per trarre conclusioni”.
Al momento il cantiere per la realizzazione è fermo. “Stiamo attendendo che l’Enel sposti una cabina – dice il commissario dello Iacp Fabrizio Pandolfo – Il progetto dei lavori ha tutto le autorizzazioni. Una volta avvenuto lo spostamento della cabina i lavori proseguiranno”. I residenti hanno raccolto 300 firme contro questi lavori che rischiano coprire importanti resti storici che potrebbero invece fare parte del percorso arabo normanno.
“Quel poco già trovato è di grande valore – dicono residenti – La risaia ha la stessa forma ed è identica a quella che si trova nella villa romana in piazza della Vittoria. Non si comprende il senso di realizzare altre abitazioni in quest’area dove si deve valorizzare la parte antica e preziosa dalla città. L’amministrazione comunale dice di puntare alla cultura e poi consegna l’area allo Iacp per realizzare le case popolari. Possibile che in tutta Palermo non ci sia una zona più idonea dove costruire”.