“Accogliamo con soddisfazione, a patto che si passi subito ad azioni concrete, la volontà da parte dell’assessorato regionale della Salute di convocare un tavolo tecnico per mettere fine al dramma di migliaia di pazienti che non riescono a curarsi attraverso farmaci prescritti per la propria terapia del dolore che non siano oppiacei o antinfiammatori”.
A dichiararlo è la deputata M5S Angela Foti al termine dell’audizione sulle problematiche legate all’attuazione della delibera della Giunta regionale del 26 marzo 2014, n. 83 che disciplina l’erogazione dei medicinali e dei preparati galenici magistrali a base di Cannabinoidi per finalità terapeutiche a carico della Regione.
All’audizione, erano presenti tra gli altri, i rappresentanti dell’associazione Cannabis Cura Sicilia che sta cercando un confronto istituzionale “per risolvere una questione cruciale – dicono dall’associazione per tante persone malate che si sentono lasciate sole”.
“A ben tre anni di distanza – spiega Foti – quella delibera che impegnava l’amministrazione è rimasta solo una generica dichiarazione rimasta lettera morta. In sostanza circa 2 milioni di pazienti siciliani potrebbero essere trattati dal servizio sanitario regionale. Una grossa percentuale però lo fa a proprie spese, mentre circa il 20 percento di loro rinuncia per problemi economici. La Regione Siciliana, nonostante la delibera del 2014 non copre attraverso il servizio sanitario il costo dei medicinali e non ha messo appunto un efficiente sistema di monitoraggio. Ne consegue che i pazienti siano costretti a rivolgersi alle farmacie galeniche private, una decina in Sicilia e con prezzi proibitivi. Oppure acquistare nel mercato nero dello spaccio in città, con il rischio di assumere sostanze adulterate e di commettere un illecito. Uno smacco insopportabile ad esempio per i pazienti malati di sclerosi multipla, un migliaio nell’Isola, o per quelli affetti da sclerosi laterale amiotrofica (circa 500), per i malati terminali di tumore, per i pazienti con Hiv o pazienti affetti da fibromalgia”.
La questione era stata sollevata dal deputato regionale Giancarlo Cancelleri che aveva proposto una legge per regolamentare la cannabis terapeutica.
“Ancora una volta – spiega Giancarlo Cancelleri – questo Governo continua a perdere l’occasione di dimostrare di essere utile per la Sicilia. Già la stessa delibera era una scatola vuota che, come volevasi dimostrare ha avuto seguito zero. Ci auguriamo che in questo ultimo spiraglio di legislazione Crocetta, prevalga il buon senso di ascoltare e operare per risolvere i problemi delle persone più in difficoltà”.
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