“Il Comune ha predisposto e farà avere alla procura della Repubblica una relazione su quanto avvenuto. Intendiamo perseguire chi ha diffamato l’amministrazione comunale. I legali stanno esaminando le dichiarazioni rese in questo periodo nei confronti dell’amministrazione e per i quali intendiamo procedere”.
L’ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in conferenza stampa a Palermo parlando del canile municipale e delle proteste dei giorni scorsi contro il trasferimenti di alcuni animali che si trovano nella struttura di via Tiro a Segno, dove ci sono 94 cani, secondo i dati del Comune, e che dovranno essere trasferiti perché stanno per partire i lavori di ristrutturazione della struttura.
“E’ singolare che quanti sono intervenuti, persino esperti abbiamo affermato cose diffamatorie. Parlare di vivisezione – ha detto – è fuori luogo perché i cani randagi non possono essere utilizzati per la vivisezione. La tracciabilità dei cani del canile municipale è garantita e l’elenco è a disposizione della procura”.
“Stiamo predisponendo un programma per la tracciabilità on line di ogni cane dato in affidamento, nel rispetto della privacy. Troveremo una soluzione che sia la migliore possibile per questi animali e la priorità è fare in modo che vengano adottati e svuotare la struttura”, ha continuato.
“Nel 2012, quando ci siamo insediati, abbiamo trovato il canile comunale in condizioni da lager, abbiamo ritenuto di procedere con una gara per interventi strutturali, i lavori non sono potuti partire perché il canile era pieno di animali. Dal 2012 a oggi sono stati spesi 4 milioni di euro per le strutture che hanno accolto gli animali, con costo per cane pari a 2.080 euro all’anno”, ha continuato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Nei mesi scorsi abbiamo provveduto a lanciare – ha aggiunto – una campagna di adozione ‘Io con Fido’; è stato predisposto un avviso per chi avesse interesse ad adottare gli animali, un contributo di 480 euro per animale. Lavoriamo per incentivare le adozioni. Da oggi l’affidamento di cani a 2.080 euro, sine die, il Comune non li darà più. Queste somme sono state concesse finora perché eravamo in condizione di emergenza”.
Nel canile di via Tiro a Segno, dal 3 aprile dovrebbero partire i lavori di ristrutturazione. Lì si trovano 94 cani, per consentire gli interventi gli animali avrebbero dovuto essere trasferiti in altre strutture, ma dopo le proteste degli animalisti e la decisione della Regione di procedere a ulteriori controlli in una struttura deputata ad accogliere alcuni animali, e che si trova a Ragusa, il Comune ha deciso di bloccare i trasferimenti.
“Chi conosce questi argomenti sa che la vivisezione non è possibile per i cani randagi. Mi stupisce che chi fa opinione nel nostro paese la faccia sulla base di dati che sono notoriamente errati. Bastava consultarsi con chiunque si occupi di animali e li ama. Una dichiarazione diffamatoria detta da una che dice di essere esperta e che si è rivelata assolutamente inesperta”,ha aggiunto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a margine della conferenza a Palazzo delle Aquile, commentando le dichiarazioni della conduttrice televisiva e animalista Licia Colò, postate con un video su Facebook.
“Non mi è chiaro quali siano state le cause ostative a garantire in questi anni la realizzazione dei lavori per rendere funzionale il canile municipale”.
Lo dice il vicepresidente del consiglio comunale e candidato sindaco di Palermo, Nadia Spallitta, che aggiunge: “Alla luce delle dichiarazioni rese dal sindaco non mi è chiaro come siano stati spesi ben 4 milioni di euro e se non era più opportuno attrezzare uno dei tanti terreni, tra quelli confiscati alla mafia, per organizzare un canile alternativo nelle more degli interventi sulla struttura di via Tiro a Segno.
Ho già presentato -conclude Spallitta- un’interrogazione urgente e spero di avere presto chiarimenti a questi dubbi”.
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