I carabinieri della stazione di Montelepre, insieme ai colleghi del Nas e di personale del dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asp di Palermo, durante i controlli nelle aree rurali dei comuni di Montelepre e Giardinello, hanno individuato un canile risultato essere completamente sconosciuto alle autorità competenti e di conseguenza privo di qualsivoglia autorizzazione.
La struttura, a Montelepre, è gestita da un’associazione culturale senza alcuna licenza per accogliere e mantenere animali, l’attività è stata quindi bloccata, vietando nuovi ingressi di cani. I 22 cuccioli, trovati nel canile al momento del controllo, sono in buona salute; 20 saranno riaffidati ai rispettivi proprietari, due invece, sono senza “microchip” di identificazione e saranno affidati ad altra struttura. I gestori sono stati multati per oltre 2.000 euro.
Nuovo canile municipale a Falsomiele? C’è chi dice no. Ad essere contrari alla creazione del polo veterinario sono i residenti dell’area attorno a Fondo Magliocco, luogo scelto dall’Amministrazione Comunale per ospitare la struttura comunale. Nei giorni scorsi infatti, gli abitanti dell’area della III Circoscrizione hanno avviato una raccolta firme per opporsi alla decisione della Giunta. Circa 1000 le firme raccolte. I residenti hanno manifestato il proprio dissenso, chiedendo altresì che il bene confiscato alla mafia da oltre 27.000 metri quadrati possa essere indirizzato a parco urbano destinato ad attività ricreative, sportive e di socializzazione per l’intera cittadinanza.
Come è noto, cani e gatti randagi del Comune di Palermo sono al momento ospitati all’interno dell’ex Mattatoio, ovvero in via Macello. Il 5 febbraio scorso, il sindaco Roberto Lagalla aveva emanato un’ordinanza sindacale (la numero 23/2024) con la quale autorizzata l’utilizzo in proroga degli spazi dell’ex Mattatoio “quali strutture funzionali al presidio sanitario; per il ricovero e mantenimento dei cani di proprietà comunale che non possono trovare allocazione presso il Presidio Sanitario”. Un provvedimento valido almeno per sei mesi che potrà essere prorogato nel caso in cui la struttura di Fondo Magliocco non sia ancora pronta.