Afa, anticiclone Caronte ancora protagonista e Ferragosto con la canicola in Sicilia. Il caldo afoso prosegue anche in questi giorni e la protezione civile regionale ha indicato bollino rosso a Palermo, giallo a Catania e Messina nell’avviso 177 sul rischio incendi ed ondate di calore per la giornata di mercoledì 14 agosto.

Ma anche nelle altre città non prese a campione si boccheggerà. Previsti infatti 32 gradi ad Agrigento, 35 a  Caltanissetta, 32 ad Enna, 33 a Ragusa, 35 a Siracusa e 33 a Trapani. Ma non è escluso che le temperature percepite sfiorino i 40 gradi. Insomma, il caldo continua a non dare tregua.

Palermo nuovamente da bollino rosso

Ancora una giornata da bollino rosso nel capoluogo siciliano e quindi l’ondata di calore che può mettere a rischio anche la salute. E’ indicata una temperatura massima percepita di 37 gradi. Per Palermo si preannuncia una nuova giornata estremamente calda. La situazione non dovrebbe cambiare neppure a Ferragosto. La massima prevista sarà la stessa del giorno prima.

Bollino giallo a Catania ed a Messina

Bollino giallo, invece, ancora a Catania ed a Messina dove però dal punto di vista dei valori percepiti la situazione non è troppo diversa rispetto al capoluogo.

Anzi, a Catania sono indicati 38 gradi di massima percepita, a Messina 37. Stesso dicasi per il Ferragosto.

Preallerta arancione sul rischio incendi

Permane, inoltre, la preallerta arancione sul rischio incendi in tutte le nove province dell’isola con una pericolosità media.

Oggi 19 città in Italia con bollino rosso, il 14 agosto saranno 22

Sono 19 oggi le città da bollino rosso segnalate dal ministero della Salute: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona. Le temperature massime percepite vanno dai 33 ai 40 gradi.

Domani, 14 agosto, e il 15, giorno di Ferragosto, le città in ‘rosso’ diventeranno 22 con l’aggiunta di Bari, Venezia e Viterbo.

Rischi per la salute e fasce più vulnerabili

In queste condizioni estreme, i rischi per la salute riguardano anche le persone sane, avverte il ministero della Salute. I più a rischio sono gli anziani, i bambini piccoli e i malati cronici. La solitudine può aggravare la situazione: gli anziani soli fanno più fatica ad alimentarsi e idratarsi correttamente e ad assumere le terapie. L’isolamento allunga anche i tempi di dimissione dagli ospedali. Preoccupano i pazienti cardiopatici, nefropatici, con insufficienza respiratoria o diabetici. Anche la povertà aumenta la vulnerabilità.

Accesso ai pronto soccorso e rimedi contro il caldo

Per i sintomi da caldo, l’accesso al Pronto Soccorso va riservato ai casi urgenti, raccomanda la Federazione Medici. Meglio rivolgersi al medico di base. Spesso bastano semplici rimedi come idratazione e paracetamolo. Questo anche per evitare rischi Covid. Intanto uno studio su Nature Medicine ha calcolato quasi 48.000 decessi per caldo in Europa nel 2023, di cui oltre 12.700 in Italia. Numeri che sarebbero stati più alti senza le misure anti-ondate di calore. “Siamo meno vulnerabili al caldo rispetto all’inizio del secolo, grazie al progresso socioeconomico, ai comportamenti individuali e alle misure di salute pubblica, come i piani anti-caldo dopo il 2003”, spiega la ricercatrice Elisa Gallo.

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