“Su Palermo abbiamo aspettato queste Elezioni Amministrative, mi permetterei ancora qualche giorno di attesa, ci sono ancora contatti ed incontri romani. Certo, il tempo è importante sono d’accordissimo, guardate le elezioni amministrative del resto d’Italia, quello che vince è un candidato che ha potuto conoscere ed incontrare la gente, che ha potuto presentare per tempo le proprie proposte. I candidati dell’ultimo minuto hanno perso tutti”. Lo ha detto Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e numero uno di Forza Italia in Sicilia, ai giornalisti a margine della presentazione delle giornate Fai d’autunno 2021 all’Ars a proposito delle elezioni comunali per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale a Palermo del 2022.
“Speriamo di avere un nome prima di Natale”, ha risposto Miccichè ai giornalisti che hanno chiesto entro quando sarà possibile avere il nome del candidato sindaco. “Nomi buoni ne abbiamo in tutti i partiti, poi ogni giorno ne esce una nuovo – ha detto -. Si sceglierà tutti insieme con grande serenità”.
Poi a proposito del centrodestra che in tante città è andato diviso ha precisato: “Le elezioni Comunali sono diverse dalle Regionali, nei piccoli Comuni ci si può separare, ci sono parentele, simpatie ed antipatie, cosa che alle regionali non succede, stiano tutti sereni e tranquilli che saremo compattissimi. Quello che al limite auspico è un allargamento non certo un restringimento dell’area”.
Oltre all’autocandidatura dell’assessore regionale alla Formazione, Roberto Lagalla, in quota Udc, nel centrodestra sono tanti i nomi in campo per le prossime Comunali di Palermo. Gli altri nomi “sul piatto” sono: Totò Lentini (Popolari e Autonomisti), Saverio Romano (Cantiere Popolare), Francesco Scoma e Marianna Caronia (Lega); Alessandro Aricò (DiventeràBellissima), Giulio Tantillo (Forza Italia) e Carolina Varchi (Fratelli d’Italia).
“Faccio un appello al centrodestra e a tutte le liste civiche che si riconoscono nel centrodestra affinché sulla scelta del candidato sindaco di Palermo si metta da parte la demagogia ed avere l’umiltà di governare per il bene di Palermo e dei palermitani. Non possiamo permettere a questa sinistra, che ha governato per anni, di portarci al baratro”. Lo dice in una nota Andrea Aiello, coordinatore cittadino dell’Udc.
“Le amministrative appena svolte in Sicilia ci indicano – aggiunge Aiello – che non possiamo permettere di perdere tempo sulla scelta del candidato o candidata a sindaco, che deve unire tutto il centrodestra ed il mondo civico con una coalizione ampia. Entro fine novembre la scelta deve essere fatta, affinché si possa già iniziare a lavorare per un programma che abbia come protagonisti i cittadini”. Infine, Aiello chiede a tutti i coordinatori dei partiti di centrodestra e ai responsabili delle liste civiche di costituire assieme un tavolo per avviare una strategia comune ed elaborare il programma.
“L’esito delle amministrative in Sicilia dimostra in modo lampante quanto sia determinante il ‘fattore tempo’, infatti, bisogna arrivare all’appuntamento elettorale con un centrodestra forte e coeso, candidati credibili e scelti in largo anticipo così da poter essere conosciuti dall’elettorato”. Lo dice Francesco Scarpinato, capo gruppo al comune di Palermo e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “Una lezione che sarà fondamentale a Palermo dove il centrodestra ha la possibilità di cancellare il disastro targato Orlando – aggiunge – ma è necessario premere il piede sull’acceleratore. Fratelli d’Italia chiede agli alleati la convocazione immediata di un tavolo di coalizione che avvii il percorso per la scrittura del programma e la scelta del candidato sindaco, non possiamo perdere altro tempo”.