A soli 7 mesi dalle prossime Elezioni Comunali 2022, aumentano i rumors sui papabili candidati a sindaco. “Ai nastri già in 16 per il dopo-Orlando“, scrive oggi il quotidiano Repubblica, indicando una infografica coi volti dei nomi più chiacchierati del momento.
L’ultima candidatura è quella del deputato dem Carmelo Miceli, intervenuto ieri ai microfoni di BlogSicilia: “Il sindaco Orlando dovrebbe fare l’ultimo gesto d’amore verso la città di Palermo e dichiarare il dissesto. Lo può fare solo lui a fronte di un Consiglio comunale ormai cieco che blocca il Piano Triennale delle opere pubbliche”. Di fatto Miceli ha offerto sul piatto la sua candidatura per il dopo Orlando ma la offre alla coalizione in una logica di Primarie.
Il nome di Miceli entra dunque nella corsa a Palazzo delle Aquile, anche se dal Pd manca ancora una quadra precisa. Chi raccoglierà il testimone, o meglio la pesante eredità dell’uscente SinnacOllando?
In estate erano rimbalzati sui giornali pochi nomi a sinistra: la giovane attivista Mariangela Di Gangi, la preside Antonella Di Bartolo e l’ex direttrice delle carceri Ucciardone e Pagliarelli Rita Barbera. Ma scalpitano anche l’attuale vicesindaco Fabio Giambrone, e l’assessore alla Mobilità Giusto Catania (Sinistra Comune). Mentre il deputato regionale Claudio Fava, presidente della Commissione Antimafia, ha dato il suo endorsement per il deputato Cinquestelle Giampiero Trizzino. La coalizione Pd-M5S, ringalluzzita dal recente successo alle Amministrative in Sicilia, dovrà dialogare per il dopo Orlando. Ma c’è ancora troppo immobilismo, forse per paura di scelte azzardate.
Non sta a guardare affatto il centrodestra, dove invece all’immobilismo della sinistra attendista, contrappone già le prime lotte interne tra i partiti. Con anche più nomi in campo nello stesso partito. È il caso della Lega dove si registrano ben 3 nomi di peso: Marianna Caronia (che ha già concorso per diventare sindaco in passato, uscendo sconfitta), Francesco Scoma (ex Fi, poi Italia Viva, e adesso al Carroccio) e recentemente anche Francesco Greco, ex presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo. Ma quest’ultimo nome pare un’ipotesi lontana.
Il nome più forte al momento resta quello di Roberto Lagalla, l’ex rettore Unipa, attuale assessore all’Istruzione della Giunta Musumeci in quota Udc ha ricevuto vari endorsement. Gianfranco Micciché ha tirato poi fuori il sempiterno Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio.
Poi ci sono Totò Lentini (capogruppo dei Popolari autonomisti all’Ars), Francesco Cascio (ex presidente Ars), Alessandro Aricò (capogruppo di Diventerà Bellissima) e Carolina Varchi (Fdi).
Insomma i giochi sembrano in stand-by, ma la delicata partita a scacchi per Palazzo delle Aquile è iniziata.