Un appello- manifesto viene rivolto dalla Cgil Sicilia, in vista delle elezioni europee, alle forze politiche e all’elettorato. Alle prime il sindacato chiede di esprimersi rispetto alle proposte e linee di intervento indicate dal sindacato stesso nel testo. A cittadine e cittadini la Cgil chiede di “andare a votare” e di farlo con la consapevolezza che “la geografia politica del prossimo parlamento europeo determinerà scelte di natura economica e sociale che incideranno sul futuro di tutti noi”. Nel testo il sindacato disegna una sorta di “Europa che vorremmo”.
“Troppi tagli per il Mezzogiorno”
Un’Europa “sociale, che affermi i diritti fondamentali- dice il testo- un’Europa della solidarietà, dell’antirazzismo, dell’antiautoritarismo, che guardi ai soggetti più deboli e allo sviluppo del Mezzogiorno”. Quel Mezzogiorno “bistrattato dalle forze politiche oggi al governo come dimostrano- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- i continui tagli di risorse e misure come l’autonomia differenziata”.
La Cgil chiede che misure come il Pnrr diventino strutturali e che venga varato un Piano di ripresa e resilienza specificamente dedicato alle isole. Chiede centralità per il tema dell’insularità “sia nelle politiche europee che in quelle nazionali, perché gli abitanti di Sicilia e Sardegna godano degli stessi diritti degli altri cittadini europei su sanità, istruzione, trasporti, energie rinnovabili, servizi idrici, tutela del territorio, infrastrutture”.
Ma anche misure per i giovani. Il sindacato vorrebbe che le politiche di sviluppo siano orientate anche verso il Mediterraneo, “nel cui ambito le regioni meridionali d’Italia possono giocare un ruolo di primo piano”. Ai candidati il sindacato chiede anche di esprimersi in tema di diritti sul lavoro, dunque sui referendum che la Cgil propone contro la precarietà e per la sicurezza, per il lavoro dignitoso. “Offriamo al dibattito in questa parte finale della campagna elettorale questo nostro testo – sottolinea Mannino- auspicando che già nelle prossime ore le forze politiche si esprimano attraverso i lori candidati sulle nostre proposte”.
Governo nazionale “schiacciato”
Critica la Cgil verso il governo nazionale ma anche verso quello regionale, quest’ultimo “completamente schiacciato – osserva Mannino- sulle linee dell’esecutivo nazionale che penalizza in continuazione la Sicilia”. Il punto di vista del sindacato, che rivendica “l’onere di non essere indifferente rispetto a eventi che possono determinare le sorti di tutti noi”, è chiaro: “Non si può sostenere chi cerca di spaccare il paese, chi squalifica il lavoro, chi affossa il Sud”. Chi è “portatore di idee e politiche che contrastano con i valori e i principi della Costituzione repubblicana”. Si scelga dunque bene per chi votare e che dal voto “venga anche un segnale inequivocabile della direzione che si indica per il paese”.
Nicita: “Accolgo l’appello, ora una legge”
“Accolgo pienamente l’appello di CGIL Sicilia. Quanto propongono è in linea con il primo punto del mio programma per la Sicilia e la Sardegna e con lo spirito degli emendamenti che stiamo depositando al Dl coesione in Senato sul tema insularità” ha dichiarato Antonio Nicita, senatore Pd e candidato alle europee nella circoscrizione Isole in risposta all’appello di Cgil Sicilia a tutti i candidati. “In particolare, la mia prima proposta è una Legge Europea per le Isole basata su due pilastri. Uno, un Piano Next Generation per le isole, finanziato con le stesse modalità del Pnrr.
Due, esenzioni, adattamenti e flessibilità su molte materie decisive in base a una eccezione insulare. Tutto questo significa anche garantire continuità territoriale e mobilità sostenibile abbattendo i costi dei trasporti da e verso le isole, fissando un tetto al costo dei biglietti di aerei, treni, bus e navi anche per gli spostamenti tra città delle isole più grandi. Ma significa anche garantire incentivi di tipo fiscale e previdenziale, integrazione ai salari per l’accesso ai servizi, incentivi per nuova occupazione, politiche di recupero abitativo e ripopolazione. Per permettere a chiunque di scegliere di restare o tornare a vivere e lavorare in Sicilia e Sardegna”, ha proseguito Nicita. “Questa Legge Ue per l’insularità è la migliore risposta che possiamo dare all’autonomia differenziata di Calderoli. Al Partito democratico deve essere riconosciuto il merito di una campagna elettorale con una proposta chiara di Europa, in completa antitesi con l’idea di Ue della destra: un messaggio che dobbiamo trasferire agli elettori ma soprattutto a chi, non andando a votare, dà comunque forza all’idea di non-Europa della maggioranza”, ha concluso.
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