Sconfitta alle elezioni amministrative di Cefalù ma comunque premiata. Da candidata sindaca di centrodestra sconfitta, infatti, Simona Vicari, entra nel consiglio di amministrazione della fondazione Giglio di Cefalù.
La fedelissima di Miccichè
Dopo il fallimento alle amministrative di giugno, per la Vicari, che è una fedelissima del commissario regionale di Forza Italia e presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, si aprono le porte dell’ospedale del centro normanno in provincia di Palermo. La nomina della Vicari all’interno del Cda della fondazione, è arrivata perr mano di della manager dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni, che da Miccichè era stata proposta tra i papabili alla corsa per la presidenza della Regione prima della confluenza su Renato Schifani.
Le dimissioni di Purpura e l’avviso
Simona Vicari prende il posto di Antonino Purpura, anche lui nominato in quota Asp ad aprile e che si è dimesso lo scorso fine giugno. In seguito alle dimissioni di Purpura, l’Asp di Palermo ha emanato un avviso, pubblicato il 12 luglio, con sei istanze: oltre a Vicari, si erano fatti avanti Giancarlo Migliorisi, Antonio Proto, Dina La Varvera, Ferdinando Croce e Vito Clemente. Ha prevalso la prima, in virtù – si legge nella delibera – di “un’esperienza particolarmente complessa maturata nell’ambito dell’Alta amministrazione pubblica e dunque di spiccato rilievo”.
Chi è Simona Vicari
Ex senatrice ed ex deputata regionale, Vicari è stata anche sottosegretaria e sindaca di Cefalù. “Il Giglio è un ospedale che con Miccichè abbiamo voluto contro tutti – dice – Sarà un completamento del lavoro per rendere sempre più di qualità l’offerta sanitaria, punto di riferimento per tutto il territorio”.
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