Non resterà vacante il seggio lasciato all’Ars da Giancarlo Cancelleri, il vice presidente pentastellato dell’assemblea che si è dimesso venerdì subito dopo essere stato nominato Vice Ministro alle Infrastrutture nel governo Conte Bis. L’ipotesi che il parlamento siciliano potesse restare con 69 componenti anziché 70 avanzata da diversi giuristi, sembra possa essere scongiurata con un passaggio in Commissione Verifica poteri dell’assemblea regionale replicando, con le dovute differenze, quanto avvenuto nel 2008 quando a lasciare fu Anna Finocchiaro.
Il rischio che il seggio restasse vacante derivava dal fatto che Cancelleri non venne eletto nelle liste 5 stelle ma quale candidato presidente sconfitto con la miglior performance. Un parere del Cga risalente al 2008 esclude la possibilità di far scorrere il listino del così detto ‘premio di maggioranza’ e dunque una delle ipotesi avanzate venerdì scorso viene meno.
Il seggio toccherebbe, secondo le voci circolate, a Ketty Damante, la prima dei non eletti nella lista provinciale 5 stelle di Caltanissetta ma anche questa eventualità è stata scartata in precedenza perchè non basta il fatto che il dimissionario provenga da quella provincia essendo stato eletto non nella lista di riferimento ma come candidato presidente.
Ma l’ufficio legislativo dell’Ars sembra aver informalmente risolto il dilemma. Si potrà procedere esattamente come avvenne nel 2008 avendo a disposizione questo precedente perché la riforma della legge elettorale che ha ridotto i deputati da 90 a 70 non ha toccato il sistema elettorale limitandosi a riparametrare tutto a 70.
Dunque la procedura diventa chiara in base al precedente. Toccherà alla Commissione verifica poteri dell’Ars, una volta accettate le dimissioni di Cancelleri, riunirsi e assegnare il seggio.
Il metodo che dovrà essere usato è anch’esso chiaramente modificato. Il seggio tocca certamente al Movimento 5 stelle. Per stabilire chi sarà ad occuparlo bisognerà verificare quale delle liste provinciali del Movimento ha ottenuto il maggior numero di resti in base ai voti espressi dai siciliani nel 2017. Ma non lo si potrà fare sulla base dei dati pubblicati sul sito della Regione. La Commissione dovrà analizzare i dati ufficiali decretati dalla Commissione elettorale in Corte d’Appello dopo la verifica. Assodato quale sia la lista con il maggior numero di voti restanti che non abbiano fatto scattare un seggio si potrà procedere a proclamare deputato il primo dei non eletti in quella lista provinciale. Sembra che (ma questo sarà oggetto di verifica) a contendersi il posto siano le liste di Siracusa e di Caltanissetta ma solo il dato ufficiale potrà dirimere questa vicenda.
Scongiurata l’eventualità del seggio vacante e nominato il deputato sostituto poi si aprirà la trattativa per eleggere il vice presidente dell’Ars mancante.
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