Palermo si fonde con Enna, Catania con Ragusa e Siracusa. E’ la riforma delle Camere di Commercio che entra, finalmente, nel vivo. Il Presidente della Regione ha firmato ieri i decreti con i quali nomina ‘i grandi elettori’ e distribuisce compiti e seggi e, di fatto, stabilisce i rapporti di forza in vista delle elezioni dei presidenti delle nuova Camere di Commercio.
Un atto atteso visto che sono le categorie produttive a decidere chi governa le Camere di Commercio. Lo fanno in base ad un sistema di attribuzione dei seggi proporzionale al peso degli iscritti di ogni categoria. Sono poi questi seggi a determinare l’elezione del presidente.
Così a Palermo la divisione delle quote fra le varie categorie rappresentate negli organi di controllo assegna 4 seggi di vantaggio ad Alessandro Albanese, candidato di Confindustria Palermo nella corsa alla presidenza della Camera rispetto a Patrizia Di Dio, candidato di Confcommercio anche se le alleanze e i prevedibili ricorsi potrebbero ribaltare il pronostico sul filo di lana.
La ripartizione dei seggi fra le varie associazioni nella Camera di Commercio di Catania, che ingloberà quelle di Ragusa e Siracusa dovrebbe portare, invece, in vantaggio Piero Agen (gradito ad Antonello Montante) avversato finora da Ivan Lo Bello.
In entrambi i casi i primi effetti si avranno sugli aeroporto. A Catania la Sac uscirebbe dalla sfera di influenza di Lo Bello. Il controllo di tre Camere di Commercio accorpate assegnerebbe ad Agen almeno il 62,5% delle quote, ribaltando gli attuali rapporti di forza. Senza considerare che attraverso l’ Irsap Crocetta controlla il 12,5%, anche se la nomina del presidente dell’ Istituto che ha inglobato i consorzi Asi, oggi commissariato, spetterebbe a Confindustria.
A Palermo la situazione aeroporto è leggermente diversa. In Gesap hanno quote Comune, Provincia e Camera di Commercio. ma con la nascita della città metropolitana praticamente la maggioranza passa sotto il controllo orlandiana e le quote di camera di Commercio non sono più così importanti.
E ieri Crocetta ha firmato anche i decreti assegnano formalmente la guida delle Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina ai sindaci dei capoluoghi: Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti.
Slittano, invece a fine settembre le elezioni dei presidenti dei sei Liberi Consorzi ovvero Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta, Trapani ed Enna che nel frattempo verranno governati ancora dai commissari.
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