Si è svolto oggi a Palermo, presso l’assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, in via Trinacria 34, il sit-in su salute e sicurezza indetto da Cgil Sicilia e Uil Sicilia per denunciare la mancanza di ispettori del lavoro, il rischio di stress termico con le alte temperature per i lavoratori più esposti e per ripensare a un piano per la sicurezza.
Il presidio regionale si è svolto nei nove capoluoghi in contemporanea. Al termine della manifestazione palermitana, le organizzazioni sindacali sono state ricevute dal capo di gabinetto dell’assessore Nuccia Albano. I sindacati hanno consegnato ai rappresentanti delle istituzioni un documento per sollecitare “fatti concreti contro infortuni e morti sul lavoro, che in Sicilia hanno ormai raggiunto i numeri di una strage”.
Alla riunione, che si è protratta per un paio di ore, è emersa la volontà politica di proseguire sulla scia del protocollo a suo tempo sottoscritto dalla Regione con l’ispettorato nazionale del Lavoro (Inl), rimasto lettera morta, per superare le criticità ancora presenti a livello regionale, procedere al rafforzamento degli organici e affrontare con un numero congruo di ispettori la piaga dei morti sul lavoro in tutta l’Isola.
“Ad oggi – ricordano i segretari di Cgil Sicilia Francesco Lucchesi e Uil Sicilia Ignazio Baudo – gli ispettori sono 63 ed entro la fine dell’anno otto di loro andranno in pensione. I 29 ispettori del lavoro vincitori dell’ultimo concorso arrivati attraverso l’articolo 16 dell’ultimo ‘decreto lavoro’, data la loro permanenza a tempo determinato, non risolvono il problema”.
L’altro tema affrontato è stato quello del caldo-killer, che rende pericoloso lo svolgimento delle attività in quei luoghi dove non è possibile mitigare gli effetti del calore. Sul tema dello stress termico, Cgil Sicilia e Uil Sicilia hanno suggerito alla Regione di individuare un percorso strutturale per la salvaguardia dei lavoratori in condizioni di caldo estremo che contempli anche scenari futuri dovuti agli effetti del cambiamento climatico, attraverso un‘intesa sul tema tra più soggetti, sulla falsariga dei provvedimenti già scattati in altre regioni. La Regione si è rese disponibile a valutare eventuali proposte.
Cgil e Uil la prossima settimana proporranno una bozza di intesa da sottoporre alla Regione. Concludono i segretari Francesco Lucchesi e Ignazio Baudo: “Riteniamo ancora interlocutoria la discussione odierna e prendiamo comunque atto che si è riaperto un dialogo fermo da mesi. Naturalmente le sigle sindacali monitoreranno gli impegni assunti affinché a settembre riparta in modo serrato il confronto su questi argomenti per noi prioritari. In caso contrario, rimetteranno in campo azioni di lotta in difesa delle lavoratrici e lavoratori siciliani”.
Nella bozza, i sindacati tra le richieste propongono in condizioni di temperature da bollino rosso la sospensione di tutte le attività che presentano minacce per la salute dei lavoratori a prescindere dal settore lavorativo di appartenenza, con lo stop dalle 12 alle 16, l’attivazione di tavoli permanenti di monitoraggio e verifica statistica dell’applicazione della cassa integrazione guadagni, il potenziamento delle azioni di sorveglianza da parte degli enti preposti.