Si è rinnovata la collaborazione fra il Palermo Calcio e il settore giovanile e scolastico della Figc per favorire l’integrazione e l’inclusione sociale attraverso lo sport. Il progetto Refugeeteams è rivolto ai minori stranieri accolti in Italia.
L’attività dei Refugeeteams, nuova denominazione del vecchio progetto Rete, vede la Sicilia impegnata con 29 Sai-Siproimi, acronimo che indica i centri di accoglienza che partecipano alla settima edizione della manifestazione.
Dopo gli allenamenti sospesi circa una settimana fa, per dare la possibilità ai ragazzi di vivere il Ramadan, è ripresa da alcuni giorni l’attività con uno sguardo proiettato alla fase agonistica finale della manifestazione che si svolgerà a giugno.
In questa settima edizione del progetto, promosso dalla federazione italiana giuoco calcio e volto all’inclusione sociale, il club rosanero avrà un ruolo centrale. Saranno, infatti, coinvolti alcuni giocatori delle giovanili rosanero che si alleneranno con i ragazzi di pari età del centro Sai-Siproimi del capoluogo, con il coinvolgimento anche di alcuni tecnici rosanero.
Al “Barbera”, inoltre, sarà ospitata la finale del torneo regionale.
Giunto alla settima edizione (nelle prime 6 ha visto il coinvolgimento di 2600 bimbi dai 6 anni in su) il progetto vuole promuovere un’azione orientata alla organizzazione di interventi che creino le condizioni per un crescente recupero ed una maggiore inclusione nel tessuto sociale dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio dei Comuni, attraverso intervento sugli operatori sociali per dotarli di strumenti che consentano loro di identificare e di intervenire su vulnerabilità specifiche dei Minori Stranieri non Accompagnati.
Il Corso si prefigge i seguenti obiettivi specifici. Promozione della competenza culturale dei destinatari del progetto per migliorare il servizio di accoglienza; per prevenire e ridurre i fattori di stress e vulnerabilità con conseguente innalzamento del benessere psico-fisico dell’utenza straniera e rafforzamento della competenza culturale del personale sulle metodologie di prevenzione del fenomeno della violenza interculturale.
Miglioramento nella competenza da parte dei destinatari nella progettazione di azioni che implementino l’inclusione sociale attraverso il gioco del calcio.
Potenziamento dell’offerta del servizio offerto in termini di efficacia ed efficienza, realizzando pacchetti formativi che possano essere utilizzati in realtà differenti sviluppando azioni di governance a più livelli.
Costruzione di strategie efficaci per affrontare tutte le forme di incomprensione culturale e linguistica degli operatori sanitari e del personale della pubblica amministrazione verso i migranti.
Comprensione del diritto delle migrazioni e delle politiche nazionali e internazionali relative ai fenomeni migratori.