Un commerciante e un rider di Glovo si sono presi a calci e pugni ieri sera nei pressi di una yogurteria in corso Vittorio Emanuele a Palermo nei pressi della Cattedrale. Un fattorino quarantenne e il titolare dell’attività di 27 anni.
L’aggressione sarebbe avvenuta per l’attesa per alcune crepes da consegnare. Sono intervenuti i carabinieri per riportare la calma. A segnalare l’episodio è un altro rider: “Un mio collega è stato preso a pugni e gli è uscito sangue dal naso solo per essersi lamentato per l’attesa, 45 minuti per una crepes. Il titolare era nervoso e gli ha dato pugno perché gli era stato chiesto a che punto fosse l’ordine. Ora basta: rischiamo ogni giorno di fare incidenti, buttati sotto la pioggia. Ci devono rispettare, soprattutto Glovo”.
Il rider portato all’ospedale Policlinico è stato medicato. La prognosi è di 30 giorni. Secondo il titolare dell’esercizio commerciale ad aggredire sarebbe stato il rider che lo avrebbe insultato e colpito con pugni al petto e in faccia. I carabinieri hanno acquisito i video per accertare le responsabilità e ricostruire quanto successo. Il titolare ha raccontato anche di minacce nei suoi confronti anche da parte di altri rider.
Cgil Palermo e Nidil Cgil Palermo intervengono sull’ennesimo episodio di violenza nei confronti di un rider a Palermo, colpito ieri sera ieri sera da un ristoratore per il quale stava ricevendo una consegna. Al rider di Glovo, che ha subito la frattura del naso, la solidarietà di Nidil e della Cgil palermitana.
“Non si può permettere che un lavoratore torni a casa con il naso rotto per una consegna di 3 euro – dichiarano il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Rispetto alle altre volte, questo episodio di violenza, che stigmatizziamo, è avvenuto nell’ambito di uno dei partner di Glovo, un ristorante, tra le categorie che più delle altre sta soffrendo e che sta andando avanti grazie al lavoro dei rider”.
“I rider – aggiungono Gattuso e Ridulfo – sono lavoratori con gli stessi diritti e doveri degli altri, che meritano rispetto per la funzione che svolgono, sia nei confronti della cittadinanza, specie in questo momento, che per il valore economico e sociale soprattutto nei confronti del mondo della ristorazione, gravemente danneggiato dalla pandemia”.
“Condanniamo ogni forma di violenza e chiediamo rispetto verso chi svolge un servizio importante per la città – proseguono Ridulfo e Gattuso – Lanciamo ancora una volta un appello alle istituzioni, a partire dal Comune Di Palermo, perché mettano in campo azioni a tutela della sicurezza e dei diritti dei rider”.