È deceduto nell’ospedale Villa Sofia di Palermo, Agostino Parisi, l’uomo di 43 anni rimasto gravemente ferito a fine giugno in un incidente stradale a Ballata, vicino Erice. Parisi, che viaggiava su una moto Yamaha XT 600, cadde sull’asfalto dopo aver perso il controllo del mezzo.
La morte di Agostino Parisi, deceduto dopo quasi un mese di agonia, ha lasciato un grande vuoto in tutta la comunità trapanese ed ericina. L’uomo di 43 anni è deceduto al Villa Sofia di Palermo dove era stato ricoverato con riserva sulla vita nell’immediatezza dell’incidente, vista la gravità del suo stato, quando era stato trasportato in ambulanza all’area di emergenza del Sant’Antonio Abate di Trapani. L’incidente si è verificato nella notte del 30 giugno scorso
Scattato l’allarme il 43enne era stato accompagnato, immediatamente in ambulanza, al pronto soccorso del Sant’Antonio Abate, in codice rosso. Dopo aver ricevuto una prima assistenza sanitaria nell’area di emergenza del nosocomio trapanese, Parisi fu però trasferito all’ospedale palermitano.
Le sue condizioni erano apparse subito disperate, aveva subito un trauma molto grave. In questo mese è rimasto sempre in coma nel reparto rianimazione del Villa Sofia e a nulla sono valse le cure dei medici, anche se in tanti speravano in una guarigione.
Sposato con Sara Galia, Agostino Parisi era molto conosciuto a Trapani. Era stato l’ideatore di un centro di analisi sensoriale, “Mondo sensoriale” del quale andava fiero, molto conosciuto. Quindici anni fa alla Ps Advert aveva realizzato il sito web di Mondo Sensoriale. In tanti hanno avuto modo di apprezzare le sue doti, il suo carattere e la sua bontà. In tanti lo ricordano con piacere nei corsi di analisi sensoriale e nell’ultima edizione di “Bonton” a Castellammare del Golfo. Aveva partecipato anche alle prime edizioni di “Stragusto” l’evento di street food, insieme alla moglie Sara, con la quale formavate una bellissima coppia.
“Ti prometto che ci rivedremo – ha scritto la moglie – ti prometto che porterò a termine quanto promesso. Sai bene che per lasciare spazio a te, alle cose che amavi fare, mi sono sempre messa da parte, ma renderti felice come un bimbo è stato bellissimo. E mi riempie di orgoglio. Avevi dei progetti che purtroppo non avranno un seguito. Mi toccherà ricollocarmi nel mio settore, e tu dovrai guidarmi …mi dovrai aiutare”.