E’ caccia alle risorse per salvare l’Ars, aiutare gli agricoltori colpiti dalla crisi idrica, sostenere i comuni che hanno dovuto affrontare extra costi per inviare i rifiuti fuori regione ma anche per la seconda fase della stabilizzazione degli ex Pip.

Si tratta di dare risposte ai comuni che hanno visto revocare il provvedimento da 50 milioni che già avevano inserito nei loro bilanci e che non possono chiudere i conti senza il contributo inizialmente previsto, di ricapitalizzare l’Ats e salvare l’azienda del trasporto pubblico extraurbano, di incrementare i fondi per gli agricoltori in difficoltà. Tutti impegni assunti con gli interessati in vari tavoli di crisi e di trattativa. Così approda adesso in Parlamento la manovra di variazioni di bilancio che vale almeno 200 milioni di euro.

Manovra incardinata

L’Ars ha incardinato la manovrina che stanzia risorse ufficialmente per gli extra costi dei Comuni per i rifiuti, a favore della zootecnia e dell’agricoltura in sofferenza per la crisi idrica, contributi per l’abbattimento dei tassi d’interesse dei prestiti contratti dalle imprese. Il termine per gli emendamenti è stato fissato alle 14 di venerdì. Discussione generale e votazione martedì prossimo

La manovrina aveva avuto il via libera in commissione Bilancio appena 24 ore prima ed è stata incardinata con procedura d’urgenza L’opposizione si era astenuta.

Cosa prevede il testo uscito dalla Commissione

Il testo di variazione del bilancio prevede diverse tipologie di contributi. Tra queste i fondi per i Comuni come ristoro per lo smaltimento dei rifiuti, la ricapitalizzazione dell’Ast e contributi all’agricoltura.

Respinto un emendamento del governo che concedeva 7 milioni di euro al consorzio di bonifica di Palermo.

Attesi emendamenti anche governativi

Ma il testo attuale è da considerare solo provvisorio. Sono annunciati vari emendamenti ed alcuni di matrice governativa che cambieranno il volto della manovra stessa. Si comincia dalla ricerca dei fondi per la seconda fase della stabilizzazione degli ex Pip. ma l’emendamento sarà anche di natura normativa aprendo a nuove convenzioni con altri enti controllati che verranno autorizzati, anzi invitati, a procedere alla ricognizione dei fabbisogni per poter stabilizzare una quota parte di questi precari. Probabile la riproposizione, in altra veste anche dell’emendamento per i consorzi di bonifica mentre ci sarà da fare i conti con gli emendamenti parlamentari provenienti sia da maggioranza  che da opposizione. Potrebbero essere anche duecento e questo rallenterebbe i lavori.

La maggioranza spera di giungere ad approvazione velocemente e comunque non oltre la fine della prossima settimana

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