Anche quest’anno la caccia in Sicilia aprirà prima rispetto al resto d’Italia. Come ormai consuetudine ci sarà una pre apertura per alcune specie già dal 2 settembre per poi seguire l’apertura ordinaria stabilita dal 17 settembre in base ad un calendario stabilito specie per specie.
Pubblicato il calendario venatorio 2023-2024
E’ stato, infatti, pubblicato sul sito della Regione il calendario venatorio 2023/24 per la Sicilia. A darne notizia è l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino. “Il calendario – commenta l’esponente del governo Schifani – è stato redatto seguendo il modello della condivisione e dell’ascolto, che è il nostro metodo di lavoro, coinvolgendo quindi i componenti del Comitato faunistico venatorio”.
Il confronto sta alla base del calendario venatorio anche perché ogni anno in Sicilia la pubblicazione viene seguita da una pioggia di ricorsi di animalisti e ambientalisti ai Tribunali amministrativi che nel tempo si sono pronunciati in in vari modi diversi
La pre apertura dal 2 settembre
La preapertura, fissata per sabato 2 settembre, riguarderà solo alcune specie di uccelli (tortora e colombaccio) e mammiferi (coniglio selvatico). Sarà possibile cacciare la tortora anche il 3 e il 6 settembre, mentre il colombaccio e il coniglio selvatico il 3, il 6, il 9 e il 10 settembre, nella sola forma dell’appostamento temporaneo.
L’apertura ordinaria dal 17 settembre
L’apertura generale della caccia è programmata per la terza domenica di settembre (17 settembre) in tutto il territorio nazionale, con chiusura prevista il 31 gennaio 2024, con periodi diversi in base alle varie specie. Per tutta la durata della stagione (17 settembre 2023-31 gennaio 2024) è, invece, autorizzata la caccia al cinghiale (con alcune prescrizioni in base alla tipologia di attività), alla gazza e alla ghiandaia.
Divieto assoluto di caccia nei siti Natura 2000
La Sicilia, attraverso il Piano faunistico venatorio, ha previsto il divieto di caccia nei siti Natura 2000, che comprendono Sic (Siti di importanza comunitaria), Zsc (Zona speciale di conservazione) e Zps (Zona di protezione speciale), tranne in pochi casi in cui l’attività è consentita dal mese di ottobre.
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