Sono iniziati i lavori della cabina di regia Pnrr a palazzo Chigi, presieduta dal ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto. La Sicilia trema perché si parlerà anche di stato di attuazione e rimodulazione della spesa. Si è fatto un gran parlare di possibili disimpegni per la Sicilia che ha difficoltà nella programmazione e nella spesa. Il primo incontro di questa cabina di regia è con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, sullo stato di attuazione degli interventi per la riforma della giustizia e la digitalizzazione dei procedimenti giudiziari.
All’ordine del giorno della giornata c’è la rimodulazione del Piano, il monitoraggio degli obiettivi della quinta rata e la verifica sul conseguimento degli obiettivi della quarta rata. Tutto ciò segue la richiesta di pagamento di 16,5 miliardi, inviata lo scorso 22 settembre alla Commissione europea.
I lavori si svolgeranno in sei sessioni. Dopo la prima sulla giustizia, le altre vertono sugli interventi per la riduzione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione e delle autorità sanitarie, sulle azioni per il superamento degli insediamenti abusivi in agricoltura, sull’esame dello stato di attuazione dei piani urbani Integrati, sul piano asili nido e scuole materne, sul piano nuovi edifici scolastici e riqualificazione energetica. L’ultima sessione è dedicata alla verifica dello stato di avanzamento interventi di competenza del ministero della Salute.
La Sicilia deve accelerare il passo per non perdere la fondi per ben 1,45 miliardi di euro. Un allarme lanciato dalla Cgia di Mestre, e non solo. Un allarme che riguarda l’intero Paese, concentrato maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno, dove peraltro si concentrano i maggiori aiuti. Ma dove le amministrazioni sembrano avere serie difficoltà del recepimento di questi fondi.