- Ausiliari del traffico usati sugli autobus per il controllo del contingentamento
- Protestano i sindacati sulla scelta dell’azienda
- “Potrebbero portare compensi all’Azienda”
“Inopportuna la scelta di utilizzare 60 Ausiliari al Traffico per il ‘contingentamento’ a bordo dei bus, unico personale aziendale preposto al controllo delle Zone a Sosta tariffata, tra l’altro senza la previsione di alcun compenso economico, facendo venir anche meno eventuali introiti derivanti dalla vendita schede parcheggio”. Lo dicono in una nota i sindacati di Amat, Franco Mineo per la Filt Cgil, Salvatore Girgenti per la Fit Cisl, Franco Trupia per Uil Trasporti, Corrado di Maria per Ugl Trasporti, Filippo di Maio per Faisa Cisal, Carlo Cataldi per Cobas Trasporti e Giuseppe Taormina per Orsa Trasporti.
Critiche alla scelta aziendale
I sindacati chiedono di mettere sui bus personale preposto come i verificatori sottolineando come “in questo anno e oltre di pandemia, i lavoratori dell’Amat, al di sopra di ogni ragionevole sacrificio, hanno sempre dimostrato grande responsabilità nei confronti della cittadinanza e di tutte le istituzioni, esponendosi, ogni giorno, a notevoli rischi per se e per i propri cari, talvolta pagati anche a “caro prezzo””.
Amat in crisi
La scelta allontanerebbe l’azienda da una oculata gestione economica secondo le sigle sindacali. “Un’azienda come l’Amat – scrivono in una nota i sindacati – in cui proprio per la gestione delle Zone Blu e Sosta Tariffata ha un contenzioso milionario con il Comune di Palermo per le tasse Tosap e Tari ricadenti sulla gestione degli stalli, riteniamo poco appropriato fare ricorso a tal personale ausiliario, tra l’altro anche in regime di straordinario, per vigilare sul contingentamento a bordo comunque in ogni caso lacunoso”.
Verso lo sciopero del 12 maggio
I sindacati concludono “se ci si aggiunge, come ormai di norma, le difficoltà a erogare gli stipendi mensili, anche questo mese nonostante la Regione ha liquidato le somme relative ai contributi di esercizio del primo trimestre, questi ristagnano da più di una settimana al Comune in attesa che ‘qualcuno’ decida di girarli all’Amat, risulta alquanto legittimo e comprensibile lo scoraggiamento dei lavoratori nei confronti dell’Azienda e del Comune di Palermo. Motivi che legittimano ancor più il proclamato sciopero di quattro ore proclamato per il prossimo 12 maggio”.
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