C’è un bunker sotterraneo a Palazzo delle Aquile, un rifugio antiaereo che risale a 87 anni fa. Tutto nasce con la circolare del 1935 dell’Unione nazionale protezione antiaerea che imponeva l’obbligo di costruire o riadattare ricoveri antiaerei per la popolazione.
Dimenticato per più di 70 anni, il rifugio antiaereo di Palermo sotto Palazzo delle Aquile di Palermo è stato aperto al pubblico per la prima volta nel 2016.
Entriamo dall’unico ingresso rimasto accessibile, nella portineria della sede del Comune di Palermo. Precedentemente si accedeva direttamente da Piazza Pretoria, tramite due ingressi adiacenti ai leoni. Da quelle scale una scritta è rimasta ancora intatta “Vietato fumare e non soffermarsi” per permettere alle persone di entrare nel più breve tempo possibile.
All’interno due lunghe file di sedili in cemento percorrono l’intero perimetro del rifugio e nonostante la predisposizione ad ospitare 250 persone, spesso accedevano anche il doppio di persone. Si faceva a turno per potersi sedere anche perché l’allarme antiaerea poteva durare lunghissime ore. Benché sono presenti gli aeratori, dalla quantità di persone, l’aria diventava in pochi minuti irrespirabile.
Dei tre bagni presenti rimane ben poco, sono stati scardinati i sanitari e chiuso il collegamento allo scarico cittadino.
Niente qui è stato ritoccato e solamente entrando di persona si percepisce il suo carico di storia, Palermo in quegli anni subì ben 70 attacchi aerei.
A breve inizieranno i lavori di ristrutturazione.
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