“I campioni dell’incoerenza a 5 Stelle colpiscono ancora! Prima incentrano intere campagne elettorali sulla legalità, la lotta alla mafia e la lotta all’abusivismo e, poi, appena arrivano al governo, come a Bagheria fanno finta di non vedere gli immobili abusivi dei mafiosi e dei loro parenti. E’ la dura presa di posizione di Carmelo Miceli, segretario Provinciale del Partito Democratico di Palermo all’indomani della messa in onda del servizio TV de “Le Iene” che racconta l’esistenza di immobili edilizi abusivi non abbattuti perché di proprietà di mafiosi e della famiglia del Sindaco e dell’assessore all’Urbanistica 5 Stelle di Bagheria .
“Dove sono finite quelle ruspe delle quali il candidato a sindaco Patrizio Cinque aveva annunciato l’imminente arrivo come fossero la cavalleria rusticana? Che fine hanno fatto i protocolli d’intesa sottoscritti dall’Amministrazione di Bagheria con la Procura della Repubblica per l’immediata demolizione degli immobili abusivi? Tutto finito nel dimenticatoio. Meglio lasciare tutto come era prima. Perché per i Cinque Stelle è facile sostenere di fare la lotta a cosa nostra ma è impossibile ordinare la demolizione degli immobili di boss del calibro di Sergio Flamia e Giacinto Di Salvo. Perché per il Sindaco di Bagheria Patrizio Cinque e il suo Assessore all’Urbanistica Tripoli” – continua Miceli – “è semplice parlare di lotta all’abusivismo. Ciò che è impensabile è definire in tempi rapidi, con trasparenza e imparzialità i procedimenti di sanatoria degli immobili abusivi delle proprie famiglie. Parliamo di #abusivia5stelle o #intoccabilia5stelle? Ebbene, per la gravità della situazione” – conclude il Segretario dei DEM – “stiamo già valutando le possibili implicazioni legali della vicenda e, a breve, solleciteremo l’intervento della Magistratura e degli assessorati regionali competenti per eseguire ogni verifica sull’esistenza di illeciti amministrativi e penali”.
Anche il segretario cittadino del Pd di Bagheria, Orazio Amenta, non rispamia critiche sull’operato della giunta comunale: “Dopo gli affidamenti di appalti senza gara pubblica per milioni di euro, dopo la mala gestione del depuratore, dopo la festa privata nella villa settecentesca comunale, dopo le assunzioni e gli incarichi discutibili, si aggiungono ombre sulla gestione dell’abusivismo edilizio a Bagheria. Ci aspettiamo da parte del Sindaco Patrizio Cinque, che da tempo ha vestito i panni del censore inflessibile e del solo depositario della giustizia e della legalità, che ci spieghi con le carte e non con le parole, nelle sedi istituzionali e non su facebook, perchè si temporeggia a demolire le ville abusive nel Parco monumentale di Villa Valguarnera e non solo, nonostante un protocollo d’intesa con la Procura di Palermo, che impegnava il Comune ad effettuare le demolizioni entro pochi mesi. Il sindaco, infine, renda pubblici tutti i documenti che lo riguardano in modo da fugare tutti i dubbi sollevati ieri sera dalle Iene e ristabilire piena luce sulla vicenda che lo riguarda insieme al suo assessore”.
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