Non si placa lo scontro politico su SeeSicily con Fratelli d’Italia che attacca il presidente della Regione Renato Schifani intervenuto sulla questione per tentare di spegnere le polemiche.
Un forcing nato dalla revoca dei 500mila euro per il Palermo Sport Tourism
Tuttavia, il forcing dei meloniani parte anche dalla revoca di finanziamento da 500mila euro concesso ad Rcs, sempre dal Turismo, per l’organizzazione del Palermo Sport Tourism del prossimo settembre. Decisione che nasce dopo i rilievi dell’ufficio Legislativo e legale, secondo cui l’assegnazione aveva le stesse irregolarità che hanno portato all’annullamento del maxi finanziamento per la mostra al Festival di Cannes.
Da marzo a maggio quasi 300 assegni al Turismo
Da marzo a maggio sono stati staccati 284 assegni per un totale di 771.823 euro. Somme con cui l’Ars ha premiato associazioni, enti e confraternite che hanno chiesto alla politica aiuto per sagre, festival, convegni e tornei sportivi. Sono finanziamenti che si sommano ai 218 che il Parlamento aveva concesso nei primi tre mesi di legislatura, fra dicembre e febbraio, e che valevano altri 568.500 euro. Dunque il totale dei contributi a pioggia sale fino a 1.340.323 euro in 6 mesi.
I vari contributi a fiere e sagre
Fin qui il bilancio dell’utilizzo dei fondi della presidenza dell’Ars, che vengono erogati a richiesta degli interessati e a “insindacabile giudizio del presidente”, cioè del meloniano Gaetano Galvagno.
Non è un caso – fa notare il Giornale di Sicilia – che una decina almeno degli assegni staccati siano andati a enti e associazioni di Paternò, città d’origine del presidente. Ma non è solo Galvagno a “premiare” chi chiede aiuto alla politica: tantissime delle richieste finanziate sono state “istruite” da deputati del territorio. Fioccano quelle nel Ragusano (dove si muovono il dem Nello Dipasquale e il meloniano Giorgio Assenza).
Un contributo da 5.500 euro è arrivato anche a Grammichele, città natale di Raffaele Lombardo, per il 330° anniversario della sua fondazione.
E così via in ogni provincia: in particolare quella messinese dove è forte l’influenza degli uomini di Cateno De Luca, il rivoluzionario che dall’opposizione ha fatto da stampella alla maggioranza per l’elezione di Galvagno alla presidenza dell’Ars. Ma in quest’ottica vanno letti anche i due contributi da 4 mila e da 1.500 euro per la sagra del Carciofo di Cerda e per l’associazione la Nuova compagnia di Cerda, città di cui è sindaco Salvatore Geraci, eletto proprio nelle liste di De Luca.
Se nel primo elenco fioccavano i contributi per i presepi e i carnevali (47 le feste in maschera finanziate), in questa seconda tranche di finanziamenti spiccano le feste per San Giuseppe e per la Pasqua (37 assegni su 284) e i tornei sportivi. Il top, 15 mila euro, è andato al Centro di accoglienza Padre Nostro per il trentennale dell’uccisione di Pino Puglisi. Lo stesso importo è andato al festival del Fumetto di Catania.
Diecimila euro per evento a Pergusa e restauro Arca a Cattedrale Ragusa
Fra gli assegni più elevati c’è quello da 10 mila euro all’associazione catanese Sopra la Panca per l’evento Come si diventa piloti svolto a Pergusa a metà maggio. E altrettanto è andato alla parrocchia Maria Annunziata e San Giuseppe di Giarratana per il restauro dello stendardo ricamato in oro, alla città di Patti per un festival su Adelasia Incisa del Vasto, al gruppo dilettantistico Almo per il memorial Giovanni Cannatella.
Altri 10 mila euro alla parrocchia Santa Maria della Mercede di Catania per il restauro dell’organo. Ottomila euro sono andati alla Cattedrale di Ragusa per il restauro dell’Arca Reliquiaria. Seimila euro alla Asd 095 Ct per la Yonic Community Battle e altrettanti sono andati al festival in memoria di Massimo Troisi svoltosi a Salina.
Fra i contributi di importo medio ci sono i 5 mila euro all’Open Jazz club di Palermo, i 3 mila all’associazione Next Nuovo Futuro per il festival degli anziani di Piana degli Albanesi, i 3 mila per la festa del Mandorlo in fiore di Agrigento, i 4 mila per il festival della Danza di Acireale, i 3 mila per la cavalcata votiva di Rosolini, i 4 mila per la sagra dell’arancia rossa di Centuripe che beffa la concorrente sagra dell’arancia di Scillato destinataria di soli 2 mila euro.
E ancora fra i contributi di importo minore ci sono i 2.500 euro per la festa di li schietti a Terrasini, i 5 mila per la festa del pane di Mazara del Vallo. Eventi che ottengono tuttavia di più di quanto concesso (2 mila euro) all’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino impastato per il 45° anniversario dell’omicidio di Cinisi. Mentre al premio Resilienza di Acireale sono andati 3 mila euro.
Ottocento euro per festa a Capo d’Orlando
La Cenerentola dei contributi dell’Ars è invece la Pro Loco di Capo d’Orlando: ha ottenuto appena 800 euro per tre giorni di festeggiamenti, dal 2 al 4 giugno, «in onore» del limone. La festa si chiama Limun’aria, e chiude questa seconda tranche di contributi a pioggia concessi dal Parlamento proprio nei mesi in cui, per assenza di leggi da esaminare, le sedute e dunque il lavoro dei deputati si limitavano a pochi minuti d’aula per discutere di interrogazioni parlamentari.
SeeSicily ed il caso politico
La revoca dei voucher agli albergatori sarebbe stato letto dai meloniani come un vero atto ostile nei confronti di FdI, che su SeeSicily ha investito molto sul piano politico, soprattutto Manlio Mensile, proconsole siciliano di Fratelli d’Italia, che da assessore regionale al Turismo ha costruito le sue fortune.
“Auspichiamo, dunque, che il presidente della Regione intervenga con chiarezza per sgombrare il campo da speculazioni politiche che nuocciono all’immagine del governo regionale che abbiamo contribuito a far eleggere, risultando il primo partito e sostenendo convintamente la figura di Renato Schifani quale figura di equilibrio e di garanzia” hanno spiegato i deputati siciliani.
In realtà, SeeSicily ha creato polemiche dopo la diffusione dei numeri forniti dal deputato regionale del M5S, Luigi Sunseri, presidente della Commissione Attività Ue, per cui si è trattata di una campagna a fondo perduto, su cui, nel marzo scorso, sono stati avviati gli accertamenti della Corte dei conti.
Nella ricostruzione dell’esponente del M5S, solo 875 mila persone, in circa due anni, avrebbero utilizzato i voucher della Regione che, complessivamente, si sarebbero tradotti con 17.046 posti letto occupati, per cui solo 1,16% delle risorse sarebbe stato stato impiegato concretamente.
Schifani ha rotto il silenzio per spegnere le polemiche: “Non ero a conoscenza dei provvedimenti dei dirigenti dell’assessorato al Turismo, trattandosi tra l’altro di un atto gestionale. I miei uffici assumeranno le dovute informazioni con l’obiettivo di poter restituire la serenità agli albergatori. Più volte in occasioni pubbliche ho apprezzato l’attività del precedente governo”.
I meloniani hanno retto l’assessorato al Turismo ininterrottamente dal 2017: “Gli assessori Pappalardo, Messina, Scarpinato ed Elvira Amata hanno lavorato con abnegazione. Le ricerche di hotel sono incrementate, per Bankitalia nel 2022 c’è stato un +63,3% di arrivi e un +54,9% di presenze nell’Isola”. Ma secondo un report della stessa Regione “solo 875 mila persone avrebbero utilizzato i vaucher che si sarebbero tradotti in 17.046 posti letto occupati, per cui solo 1,16% delle risorse sarebbe stato impiegato concretamente”.
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