Non bastano le dimissioni dell’assessore alla salute Giovanna Volo a placare le polemiche sullo stato della sanità siciliana. Il cambio in corsa alla guida dell’assessorato ha visto approdare su quella poltrona Daniela Faraoni, manager dell’Asp 6 di Palermo fino ad ieri mattina ed immediatamente sono arrivati gli attacchi politici anche per lei senza ancora aver toccato palla.
La Cgil “Già mostrate parecchie inadeguatezze”
Nell’immediatezza della nomina era stato il capogruppo di Italia Viva ed ex sottosegretario alla salute Davide Faraone a definirla “vice disastro” oggi tocca alla Cgil sparare a zero “Speriamo adesso in una svolta, anche se è d’obbligo la cautela. Dirigendo l’Asp di Palermo, Daniela Faraoni ha infatti mostrato parecchie inadeguatezze e una incomprensibile e fuori da ogni logica gestione dei precari. Ci saremmo aspettati dunque una nomina di più alto profilo”.
“Attendiamo comunque il nuovo vertice dell’assessorato alla prova dei fatti, che riveleranno se c’è un cambio di direzione e di passo del governo regionale e del suo Presidente sulla politica per la
sanità” dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.
L’attacco al dirigente generale Iacolino
Dimessasi la Volo adesso il bersaglio della sinistra è il dirigente generale Salvatore Iacolino già attaccato dal segretario del Pd Anthony Barbagallo e oggi anche dalla Cgil “Dopo quello della Volo ci aspetteremmo ora un passo indietro anche da parte di Iacolino, che di fatto ha avuto la direzione politica dell’assessorato, vista ormai accertata l’inadeguatezza politica e gestionale del sistema Volo- Iacolino messo in piedi da Schifani”.
Iacolino ed il suo “primo amore”
Alla luce dell’attuale situazione politica, dunque, c’è da affrontare il nodo Asp 6 rimasta senza manager ma anche da capire se la neo assessore Faraoni avrà voglia di lavorare con Iacolino come dirigente generale alla pianificazione strategica. Se, come è probabile, l’assessore Faraoni vorrà un nuovo dirigente generale, la sostituzione di Iacolino potrebbe fare gioco anche alla maggioranza nel tentativo di rasserenare gli animi e lavorare appianando le polemiche.
In questo caso la vulgata popolare ricorda che il primo amore di Iacolino è stata proprio la guida dell’Asp 6 di Palermo. Per quell’incarico ha i titoli e dunque c’è chi già lo da come in partenza da piazza Ottavio Ziino direzione via Giacomo Cusmano. Una possibilità ma non certo un passaggio semplice e indolo0re
La difesa della Dc, “Sanità sconta errori del passato”
“Le critiche immotivate non aiutano a risolvere i problemi. Ciò che sta accadendo nella sanità siciliana è parte di un problema complesso. La carenza di medici e infermieri sta spingendo paesi come la Gran Bretagna e altre nazioni a importare professionisti da tutto il mondo, vedi in particolare i tanti infermieri che stanno arrivando in Europa dalle Filippine. È fondamentale far capire a chi strumentalizza la situazione siciliana che medici provenienti da Cuba, India e altre
nazioni stanno oggi occupando posizioni chiave per tamponare la crisi che interessa tutti i sistemi sanitari e la Sicilia non è esente e sta già utilizzando queste professionalità” dicono Totò Cuffaro,
segretario nazionale della DC, e Stefano Cirillo, segretario regionale della DC.
“Gli errori, nei decenni passati, di non avere saputo pianificare adeguatamente il numero di professionisti necessari a sostenere il sistema sanitario, vedi numero chiuso per le Università, ha creato la situazione che oggi vediamo: lunghe liste d’attesa, difficoltà nei ricoveri e un impatto su tutti i servizi offerti agli utenti – continuano -. In questo contesto, la determinazione del Presidente
Schifani nell’affrontare la crisi in prima persona e nel proporre iniziative di rilancio dimostrano una visione chiara per una Sicilia che si rimbocca le maniche per risolvere problematiche che hanno radici lontane”.
“La Democrazia Cristiana esprime un ringraziamento alla dottoressa Volo per quanto svolto e augura buon lavoro alla dottoressa Faraoni che ha già dimostrato capacità e competenze nella gestione ed è sicuramente in grado di avviare un piano di rilancio per superare le attuali criticità.
A nome della Democrazia Cristiana, auguriamo al Presidente della Regione e al nuovo assessore di poter lavorare con tranquillità e poter così rispondere alle aspettative dei siciliani, offrendo una sanità in continua evoluzione, sempre più attenta alle esigenze di tutti”, concludono.
La fronda politica è ancora aperta
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