Federico (II Circoscrizione): "Non si vede nessuno dall'ultimo piano straordinario"

Palermo è una giungla, bufera su Rap e Reset per i diserbi, “Non basta pulire solo il centro per il Festino”

Le strade di Palermo si sono trasformate in una giungla. Erbacce di ogni genere invadono i marciapiedi ormai in pianta stabile. Fenomeno presente soprattutto in periferia, dove abbandono ed incuria aumentano in maniera proporzionale rispetto al centro città. Negli ultimi anni, il servizio è rimasto in una sorta di limbo fra Rap e Reset. Nell’era da sindaco di Leoluca Orlando, le mansioni in questione furono affidate alla Rap, ma la società di piazzetta Cairoli non aveva abbastanza personale per occuparsene. Le competenze uscirono così dal contratto di servizio, venendo successivamente appaltate a Reset. Ma anche la società al momento guidata da Fabrizio Pandolfo paga le difficoltà derivate dalla mancanza di dipendenti.

Mancano i diserbi, in periferia le erbacce invadono i marciapiedi

Nella foto lo stato dei marciapiedi di via Li Puma (Sperone)

Gli interventi sono lenti ed arrivano per macroaree. Fatto che lascia scoperta la città a macchia di leopardo. Un’emergenza segnalata in tutta la sua potenza dal presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, intervenuto questa mattina nel quartiere Sperone per segnalare il disagio del suo territorio. “Non vedo una persona potare un albero da sette anni. Sui diserbi non si è visto più nessuno dallo scorso autunno“. L’ultimo intervento, riferisce l’esponente di Fratelli d’Italia, risale a settembre, ovvero al piano straordinario promosso dall’allora assessore Andrea Mineo. Da lì in poi c’è stato letteralmente il nulla. Secondo Federico, tali problemi sono dovuti ad un conflitto d’attribuzione mai risolto fra Rap e Reset. “Oggi per fare un’operazione di pulizia si deve praticamente fare una conferenza di servizi. Reset si occupa di cercini, aiuole, spartitraffico e scuole. Il resto spetterebbe a Rap. L’assessore Alongi diceva che tutto doveva andare in capo ad un’azienda. Ad oggi non si risulta“.

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La variazione di bilancio in Consiglio Comunale e le preoccupazioni per il Festino

In attesa che il problema venga risolto, i disagi per i cittadini si moltiplicano. In molti casi, le erbacce occupano l’intera sede stradale, costringendo i pedoni a camminare in mezzo alla strada. Una possibile soluzione potrebbe arrivare dal Consiglio Comunale. All’ordine del giorno c’è infatti una variazione di bilancio al cui interno ci sarebbero circa 700.000 euro da destinare al servizio. Da capire se sarà Reset ad occuparsi o meno delle operazioni, oppure se il Comune opterà per un’altra strada. Il tempo però corre e dal centro alla periferia le erbacce non posso certamente andare incontro ad una regressione. Serviranno interventi diretti e ben studiati. Per la città ci sono appuntamenti importantti a medio termine, come ad esempio il Festino. Fatto che fa crescere la preoccupazione delle periferie.  “Non vorrei che si pulisce la scarpa e si lascia la calza bucata – attacca Federico -. Sono convinto infatti che le zone interessate dall’evento saranno pulite al massimo e riportate ad una condizione di normalità“. Un chiaro messaggio rivolto all’assessore Pietro Alongi.

Rap: “Diserbi non sono più nel contratto di servizio”

Qualche risposta sul tema diserbi è comunque arrivata. A parlare è il presidente della Rap Giuseppe Todaro che spiega così lo stato dell’arte. “Il nostro contratto di servizio, ormai in definizione, prevede che noi non facciamo diserbo. Noi delle piccole operazioni di pulizia continuiamo a farle, soprattutto per situazioni emergenziali. Ma di sicuro non si tratta di interventi di larga scala”. Scelta dovuta ad un problema burocratico. “Hanno cambiato la norma nazionale. Arera chiedeva che venisse messa una voce specifica all’interno del contratto di servizio e, di conseguenza, nel bilancio. Così come accade per il servizio di derattizzazione. Ma ciò non è stato possibile. In questo momento – ha concluso Todaro -, il Comune sta trovando una soluzione tampone con Reset”. In tal senso, abbiamo provato a chiedere notizie al presidente Fabrizio Pandolfo. Rimaniamo in attesa di una sua risposta.

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