Si è dimesso dall’incarico dopo l’incontro lampo di ieri con il Presidente della Regione il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera “Villa Sofia – Cervello” Aroldo Gabriele Rizzo. Ruzzo, che era in carica da cinque anni, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico delle mani del manager ed il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Roberto Colletti, lo ha comunicato al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Qualche istante prima era partita la nuova convocazione. Il presidente Schifani aveva convocato per lunedì pomeriggio a Palazzo d’Orléans, proprio il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, Roberto Colletti.
“L’incontro – si legge in una nota ufficiale – servirà per discutere delle criticità emerse di recente nella gestione delle attività sanitarie del presidio ospedaliero Villa Sofia”.
Ieri pomeriggio il presidente Schifani aveva ricevuto, nel corso di un incontro lampo durato una decina di minuti, il direttore sanitario e il direttore amministrativo, Aroldo Gabriele Rizzo e Luigi Guadagnino.
I due erano stati convocati dal Governatore con la medesima formula ovvero “per discutere delle criticità emerse di recente nella gestione delle attività sanitarie del presidio ospedaliero “Villa Sofia”.
Nessuna indiscrezione era trapelata sull’esito del “faccia a faccia” ma è facile immaginare che al centro delle poche parole ci siano stati, oltre ai due decessi denunciati dai familiari nel reparto di ortopedia, gli esiti del sopralluogo nel reparto di Ortopedia compiuto nei giorni scorsi da Schifani dopo che erano stati segnalati diversi disservizi, prima ancora della denuncia dei familiari di un paziente morto dopo essere rimasto per 17 giorni in attesa di un intervento. Inevitabile collegare le dimissioni di Rizzo a quell’incontro di ieri e alle dichiarazioni del governatore degli ultimi giorni.
Due giorni fa, infatti, Schifani aveva annunciato provvedimenti “Se qualcuno non è all’altezza di risolvere i problemi se ne torni a casa. Poltrone di comodo, con Schifani, non ce ne sono più. La questione sanità ospedaliera mi preoccupa molto. Non staremo fermi. La politica è entrata troppo su quelle che sono le nomine e le disfunzioni organizzative della sanità pubblica. E’ stata distratta” aveva detto.
“Sento il dovere – aveva aggiunto il Presidente – di intervenire personalmente per cercare di capire il perché di certe morti in certi pronto soccorso, dove i malati stanno nei corridoi e non nelle stanze. Non è possibile. E’ uno scandalo. Questi scandali non non dobbiamo soltanto denunciarli, ma dobbiamo risolverli”.
Intanto resta alta la tensione intorno all’ospedale Villa Sofia di Palermo. I medici non ci stanno ad essere additati come responsabili. A parlare è il direttore del trauma center di Villa Sofia Antonio Iacono che è anche consigliere dell’Ordine dei medici: “Lavoriamo ormai in un contesto di profonda crisi operativa, in ortopedia come in tutti gli altri reparti”.