I vertici dell’Ast avrebbero voluto mettere le ali all’azienda di trasporto su gomma, costituendo una compagnia aerea.
L’inchiesta Gomme lisce
E’ quanto emerge nell’indagine, denominata Gomme lisce, condotta dalla Guardia di finanza e conclusa con una misura cautelare nei confronti di 9 persone, accusate, a vario titolo, di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falsità ideologica in atto pubblico, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Il progetto Ali di Sicilia
Il progetto della compagnia area, Ali di Sicilia, non è arrivato in porto, in quanto affondato dal Governo regionale che non lo ha considerato fattibile ma gli indagati ci avrebbero investito tempo e risorse, prelevate dalla cassaforte dell’Ast.
L’interrogatorio di Tafuri dal pm
A svelarlo, durante una deposizione, avvenuta il 27 ottobre del 2020, è stato lo stesso Maria Carmelo Gaetano Tafuri, 51 anni, ex presidente del consiglio di amministrazione Ast. Nella testimoianza rilasciata al magistrato, Tafuri parla dei suoi rapporti con Alberto Carrotta, 68 anni, amministratore di fatto della società Officine del turismo e Massimo Albanese 46 anni, referente della società Officine del turismo, entrambi coinvolti nell’inchiesta della Procura.
Il piano per la compagnia aerea
“Ho conosciuto Carrotta e Albanese – racconta ai magistrati Tafuri – all’inizio del 2020 grazie a Fiduccia (Andrea Ugo Enrico Fiduccia, 71 anni, direttore generale Ast ndr) perché mi proposero un progetto grazie al quale Ast spa avrebbe ottenuto dall’Enac la licenza di volo”.
“Prendere piloti graditi all’Enac”
Inoltre, Carrotta e Albanese “mi proposero di costituire un gruppo di lavoro composto da tecnici, piloti… graditi all’Enac per presentare una richiesta di licenza allegando un progetto tecnico ed un business plan. Il gruppo avrebbe interloquito con dei broker per individuare degli aerei da prendere a noleggio ed operare quindi con Ast spa”.
Le tratte e Trapani come Hub
Nella testimonianza di Tafuri emerge che erano state individuare pure delle tratte, tra cui “Pantelleria, Roma, forse Milano..magari utilizzando come aeroporto di base quello di Trapani).
Voli per la trasferte del Palermo e del Catania
Lo avrebbero studiato talmente bene il piano da prevedere anche dei “voli charter per i voli delle squadre di calcio siciliane” dice Tafuri al magistrato.
Lo stop della Regione
Nella sua testimonianza, Tafuri spiega poi che l’iter di approvazione della licenza venne congelato, in quanto la Regione dopo aver appreso la notizia “ci ha chiesto di sospendere la procedura presso l’Enac in attesa di nostri chiarimenti”.
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