La Commissione europea vuole vederci chiaro su come le regioni del Sud hanno speso le risorse del Fondo sociale europeo desitinate al progetto Garanzia giovani. La Sicilia dovrà rendere conto di cosa ha fatto con gli 88,7 milioni di euro ricevuti tra il 2007 e il 2013.
Secondo la Commissione europea, presieduta da Jean-Claude Junker, Calabria, Campania e Sicilia non sarebbero sufficientemente trasparenti sulle modalità di impiego di queste risorse, anche a causa dei troppi passaggi burocratici.
L’Isola entro la fine dell’anno potrebbe essere a breve la destinazione di un blitz da parte dei commissari europei. La Commissione parlamentare di controllo dei bilanci ha infatti annunciato una ‘visita’ di tre giorni a una delle regioni d’Italia beneficiaria dei fondi.
Pochi giorni fa l’Europa ha già contestato la spesa comunitaria siciliana di oltre 1 miliardo di euro. Si tratta di fondi spesi male che la Commissione non riconosce e chiede indietro. Quasi 500 milioni provengono dal Fesr e altri 500 dal Fse, quindi sia fondi generali per le infrastrutture che fondi utilizzati per il lavoro e la formazione che la Sicilia potrebbe essere costretta a restituire se il governo Crocetta non riuscirà a porre rimedio.
Mentre è ormai praticamente certo che la Sicilia dovrà resitutire 320 milioni di euro contestati da Bruxelles nel settore degli aiuti all’agricoltura biologica, anche se la Regione intende difendere con un ricorso.
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