È stata depositata questa mattina presso la Corte d’Appello di Palermo da Bruno Contrada, col patrocinio dell’avvocato Stefano Giordano, richiesta di riparazione dell’errore giudiziario.
L’istanza nasce dalla decisione della Corte di Cassazione del 2017, con la quale – in ottemperanza di quanto statuito dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel 2015 – è stata dichiarata ineseguibile e improduttiva di effetti la sentenza della Corte d’Appello di Palermo che condannò Contrada a dieci anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Con l’istanza è stata richiesta un’equa riparazione per oltre 3 milioni di Euro, tenuto conto dell’indennizzo dovuto per la detenzione subita e del danno biologico, morale ed esistenziale subito da Contrada e dai suoi familiari più stretti per effetto di una vicenda processuale durata venticinque anni.
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