- I sindacati manifesteranno per il bonus Covid
- Benefit ridotti fino a 165 euro per gli operatori sanitari del Civico
- A Villa Sofia-Cervello è tutto bloccato perché manca un componente del collegio dei revisori
Premi per tutti gli operatori sanitari del Civico anche per chi non è stato in “trincea” contro il covid, e così i mille euro in busta paga sono scesi anche fino a 165 euro. Lo denuncia il sindacato Nursind Palermo che segnala un allargamento della platea dei beneficiari, che erano stato suddivisi in tre fasce, “in maniera molto discutibile, anche perché salta agli occhi il fatto che in alcune di queste unità operative lavorano noti sindacalisti dell’azienda. Il risvolto è stato che i dipendenti si sono visti assegnare per la fascia A 810 euro, fascia B 490 fascia c 165 euro”.
Nessun benefit a Villa Sofia-Cervello
A Villa Sofia-Cervello invece non è stato pagato alcun beneficio economico a causa della mancata nomina di un componente del collegio dei revisori.
L’8 giugno manifestazione dei sindacati
Per questo motivo la mattina dell’8 giugno dalle 10 i sindacati Nursind, Fials, Nursing Up e Uil Fpl manifesteranno in piazza Ottavio Ziino a Palermo.
Di contro al Civico il Nursind spiega che la delibera 707 ha previsto che nella busta paga di maggio 2021 venissero assegnati 1000 euro per l’incentivazione covid19. La delusione e la rabbia però hanno preso il sopravvento quando è emerso nella sua interezza l’accordo sindacale, che il Nursind non ha firmato, fra i sindacati di maggioranza con la direzione generale dell’Arnas.
“Rispetto all’accordo originario in assessorato – si legge nella nota – questa intesa ha di fatto allargato la platea e spostato alcuni reparti in fascia alta. Quale criterio è stato seguito per questo ampliamento? È stato premiato il merito? O l’appartenenza sindacale?”.
Il Nursind spiega che “tutto il personale, dagli amministrativi al direttore generale, si è prodigato nel contenimento e la diffusione del virus, ma questo accordo ha notevolmente umiliato chi effettivamente è stato in prima linea a combattere questa pandemia, a volte anche a mani nude, soprattutto nel primo periodo quando mancavano i dispositivi di sicurezza, altro che eroi. Capitolo a parte per tutto il personale precario, libero professionali, co.co.co, Pip, tutti invisibili per i quali non è stato previsto neanche un centesimo”.
Fials-Confsal, “Un accordo pessimo”
La Fials-Confsal spiega come “i premi per gli ‘eroi del Covid’ si sono ridotti, nella migliore delle ipotesi, a 50 euro al mese per 10 mesi del 2020, mentre nella peggiore delle ipotesi il premio si riduce a nemmeno 30 euro per 10 mesi del 2020″. Un accordo sindacale sul covid ritenuto pessimo che era stato osteggiato da Fials, Nursind e Nursing Up “ma l’azienda ha dovuto cedere a Cgil, Cisl e Uil”.
Mario Di Salvo della Fials-Confsal spiega che “più volte si è specificato che l’inserimento dei dipendenti nella fascia corretta doveva essere subordinato all’effettivo servizio reso su pazienti Covid, ma le forzature di alcuni sindacalisti hanno reso vano il sacrificio di coloro i quali quotidianamente hanno dovuto prestare il proprio servizio dentro le tutine di contenimento. Un’autentica vergogna”.
I sindacati spiegano che “i rappresentanti della Triplice non hanno voluto premiare coloro i quali hanno lavorato quotidianamente con i pazienti Covid, ma hanno preferito la tradizionale ed iniqua divisione a pioggia”.
Di Salvo chiarisce che “in un anno di attività l’Rsu Arnas Civico non ha prodotto un solo verbale che certifichi la propria attività. L’amministrazione si è trovata costretta ad assumere decisioni che comportano ingenti impegni di spesa senza il supporto di un documento scritto che certifichi i partecipanti alle riunioni, la legittimità delle riunioni, l’elenco nominativo dei votanti, chi, come ha votato cosa. Dato il peso della Rsu, è una cosa assolutamente inaudita e i lavoratori si sentono, giustamente, prevaricati”.
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